SANTA MARINELLA – L’Ambasciatore della Moldova Anatolie Urecheanu ha inviato una lettera al sindaco Tidei, in cui evidenzia la grave difficoltà del suo popolo che deve subire una vera invasione di profughi ucraini.
“In questi giorni – scrive l’ambasciatore – l’intera comunità internazionale, l’Europa, tutti noi, stiamo affrontando le peggiori atrocità della guerra che si svolge nel cuore dell’Europa. A seguito della guerra in Ucraina, la Repubblica di Moldova, si trova ad affrontare un numero crescente di profughi provenienti dal paese vicino. In un contesto della gestione dei flussi migratori, le autorità moldave hanno istituito diversi centri di collocamento temporaneo per i rifugiati. Lo scopo di questi centri è fornire alloggio, assistenza umanitaria, legale e alimentare. Tuttavia, le possibilità della Repubblica di Moldova sono limitate nell’ospitare un gran numero di migranti per un lungo periodo. Dall’inizio del conflitto armato, più di 100mila cittadini ucraini sono entrati nella Repubblica di Moldova, alcuni dei quali sono in transito e circa 51mila si trovano oggi sul territorio moldavo. In questo senso, le autorità moldave si sono rivolti ai partner internazionali con la richiesta di aiuti umanitari, costituiti in generi alimentari a lunga scadenza non deperibili, prodotti per l’igiene, farmaci, prodotti per l’infanzia, pannolini, medicinali e quant’altro necessitano per far fronte e gestire i flussi migratori. Pertanto, signor Sindaco, apprezzeremo ogni possibile assistenza e sostegno da parte del Comune di Santa Marinella, istituzione che negli anni ha dimostrato più di una volta l’importanza e l ‘atteggiamento ai valori umanitari e delle libertà fondamentali degli uomini”.
Oleksandr Kapustin, consigliere dell’Ambasciata Ucraina in Italia, invia un messaggio, anche lui, al sindaco. “L’ambasciata Ucraina nella Repubblica Italiana – dice il diplomatico – riconosce il sostegno alle iniziative umanitarie dell’St-Mark, tra cui la raccolta e l’organizzazione del trasporto di aiuti materiale in Ucraina per i bisogni delle associazioni di beneficenza e le istituzioni Ucraini dell’assistenza medica”.


