Dopo il Covid prova a utilizzare il biodigestore. Poi forse verrà la mobilitazione contro la guerra in Ucraina.
Il sindaco Ernesto Tedesco usa tutti gli argomenti che può per distogliere l’attenzione dai problemi della sua amministrazione.
Ora, in versione pseudo-ambientalista, cerca di mettersi alla testa del movimento che una volta fu no-coke, e ora è no-gas. Blandisce figure (come Simona Ricotti, ad esempio) che politicamente sono quanto di più distante ci possa essere da lui e dalle fasce sociali che lo hanno eletto, dandogli il voto per rappresentarle.
Parla di alternativa sostenibile, di energie rinnovabili. Ma concretamente non indica soluzioni realmente alternative e sostenibili.
Si lamenta con i consiglieri regionali del territorio e con i rappresentanti locali del Pd che Zingaretti non lo riceve e chiede di avere fissato un appuntamento, come se anziché essere il Sindaco di una delle città più importanti della regione fosse un questuante qualunque in cerca di favori da parte del Governatore.
Scrive ad Enel, e si lamenta che nessuno gli risponde. Minaccia ordinanze di chiusura della centrale, salvo poi tornarsene zitto zitto e in buon ordine nell’aurea mediocritas del politicamente irrilevante quando la spa elettrica, sollecitata dai giornali, una risposta la dà, ma nei confronti del (primo?) cittadino è la peggiore che ci potesse essere, mai in passato scritta in termini simili neppure al grillino Cozzolino: “I dati richiesti sono liberamente consultabili da chiunque. Enel invita quindi a consultare i dati e resta a disposizione delle istituzioni per ogni ulteriore informazione e chiarimento».
Scrive alla Regione, presentando osservazioni tardive sul biodigestore, dopo aver sottovalutato il problema quando gli venne sottoposto dalla società proponente, con il risultato che oggi l’impianto con ogni probabilità si farà lo stesso, senza limiti di taglia e senza alcun beneficio per le bollette dei civitavecchiesi.
Scrive alla Regione, dicevamo, e si fa rispondere dall’assessore Valeriani che ancora attende una proposta per gli impianti comprensoriali di piccola taglia, per i quali alla Pisana erano disponibili anche a sostenere gli investimenti dei Comuni. Iniziò un percorso, con riunioni tra Sindaci e assessore, poi tutto rimase lettera morta. Perché il problema era (ed è ancora oggi) chi mettere a capo dell’osservatorio ambientale. Nel frattempo, per restare all’umido, sarebbe interessante capire quale sia (e se ci sia) la proposta del sindaco Tedesco per la chiusura del ciclo dei rifiuti, mentre l’umido prodotto dai civitavecchiesi pare che viaggi verso Verona a costi molto importanti per ogni tonnellata.
Stessa storia nei rapporti con il porto: prima scende in piazza per difendere i lavoratori dal rischio licenziamento (sarà solo una coincidenza se in mezzo ci sono un paio di suoi consiglieri comunali), poi quando il problema si risolve grazie all’Adsp, lascia che il suo assessore Dimitri Vitali da Corchiano minacci Adsp e Capitaneria di Porto di farneticanti denunce per interruzione di pubblico servizio
, per il varco da cui debbono o non debbono entrare i taxi. Interpellato, ovviamente, il prode Sindaco ha detto di non sapere nulla dell’iniziativa dell’assessore, ossia di un suo diretto delegato e collaboratore. L’attesa ora è per scoprire da quale pero cadrà Tedesco nei prossimi giorni.
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Rassegna stampa dal quotidiano LA PROVINCIA del 6 marzo 2022


