LADISPOLI – Ancora una volta la città balneare ha mostrato il suo grande cuore. Porte aperte a 360 gradi ai profughi ucraini che in questi giorni stanno arrivando in città. Molti altri potrebbero arrivarne nei prossimi giorni. Al momento, i cittadini censiti dal Comune sono poco meno di 40. Sono soprattutto donne e bambini. Tra loro anche una donna in dolce attesa, alla quale, la macchina amministrativa e del mondo associazionistico, non ha fatto mancare le visite e le cure del caso per assicurarsi che lei e il suo piccolo. C’è anche chi come Antonio Leccesi, messo comunale, si è messo al volante della sua auto per accompagnare una donna e il suo bambino fino in Abruzzo, dove ha trovato ospitalità a casa di conoscenti. «Passo dopo passo aggiorniamo il censimento dei nuovi arrivati così da avere il polso della situazione», ha spiegato il sindaco Alessandro Grando. «E nei prossimi giorni pubblicheremo un avviso rivolto a tutta la cittadinanza (privati e anche attività ricettive) per poter individuare immobili da mettere a disposizione degli ucraini in arrivo in città». Un grande lavoro che vede il coinvolgimento anche della Protezione civile, della Caritas, della Croce Rossa e della Asl, gli attori che in questi due anni si sono occupati, insieme all’amministrazione, di gestire l’emergenza sanitaria sul territorio. Una macchina, dunque, ben rodata.

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