«Il Dopo di Noi deve trovare una soluzione 
concreta per i ragazzi con disabilità»
Amministrazione
9 Marzo 2022
La delegata Lucia Cordeschi illustra il progetto e i prossimi passi dell’amministrazione
«Il Dopo di Noi deve trovare una soluzione concreta per i ragazzi con disabilità»

LADISPOLI – Ognuno di loro ha delle capacità, delle qualità da poter sviluppare e che potrebbero diventare in futuro uno sbocco professionale, una ragione di vita, un modo di guardare la vita. Ma, se da bambini a occuparsi di loro e dei loro talenti da far crescere e da rafforzare, ci sono i genitori, la famiglia, da adulti quel sostegno potrebbe mancare. Ed è proprio l’incertezza del futuro che spesso frena e mette paura a famiglie intere. Protagonisti sono i ragazzi disabili che finalmente, con un segno sempre più tangibile anche da parte della politica, grazie ai progetti del “Dopo di Noi” potrebbero finalmente avere una vita quanto più possibile normale anche da adulti. Anche quando i loro genitori non ci saranno più. A occuparsi di loro ci sarà il sistema. «La legge “Dopo di noi” farà in modo che i ragazzi, attraverso finanziamenti regionali, distrettuali e un po’ anche comunali – abbiano una soluzione abitativa, di assistenza per tutta la vita, senza essere costretti a dover vivere in un istituto», ha spiegato il delegato al “Dopo di Noi” del comune di Ladispoli, Lucia Cordeschi. «Il Dopo di noi – ha proseguito – deve trovare una soluzione abitativa per i ragazzi». Soluzioni che possono essere rappresentate da appartamenti o piccole cittadelle ad esempio. «Di soluzioni ce ne sono tante, ci sono tanti finanziamenti» e tra questi ora ci sono anche i finanziamenti del Pnrr col comune pronto a partecipare ai bandi regionali per assicurarsi qualche fondo da mettere a disposizione di questo progetto. Una volta ottenuti i fondi necessari, come spiega la delegata, sarà necessaria la pubblicazione dei bandi di gara per affidare i servizi alle cooperative che «dovranno fornire ai ragazzi i servizi necessari ai loro bisogni». Tra questi ci sono l’assistenza all”interno delle case in cui vivranno, la presenza di tutor per ogni ragazzo così da aiutarli passo dopo passo nelle attività da svolgere giornalmente, la sorveglianza notturna, anche dal punto di vista sanitario. Le idee, insomma, ci sono. Ora bisogna procedere passo dopo passo per assicurarsi che il progetto vada in porto.

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