FIUMICINO – Il frastuono delle bombe, poi la fuga dai carri armati tra la neve e le rigide temperature dell’est Europa. Poi si attiva un tam tam telefonico che attraversa tutto il continente e arriva in Italia, prima a Napoli poi a Fiumicino. Ed è proprio nel grande scalo internazionale che prima dell’alba, quando è ancora notte, la macchina dei soccorsi e dell’accoglienza si mette in moro per far sì che due famiglie ucraine, con bambini piccoli al seguito, possano trovare riparo dagli orrori della guerra.
E così, grazie alla generosità di Adr e della Caritas della Diocesi di Porto-Santa Rufina, della parrocchia dell’aeroporto S. Maria degli Angeli e dell’hotel Hilton, con un volo di linea operato dalla compagnia aerea ungherese Wizz Air, proveniente da Budapest, sono giunti in l’Italia una mamma con due figli, entrambi di poco meno di 10 anni, e donna anziana insieme con sua figlia, mamma a sua volta di un bambino piccolo che ha viaggiato anch’esso con loro. Entrambe le famiglie ucraine, dopo avere trascorso la notte in una struttura alberghiera (previo tampone), hanno poi raggiunto, in treno, la città di Napoli, dove ad attenderle c’erano i parenti.


