CERVETERI – Stava protestando contro l’abbattimento degli alberi in via dei Tirreni a Cerenova, ma è stato colto da malore. Il fatto è avvenuto ieri mattina nella frazione etrusca. ProtagonistaMarco Piracci. L’uomo da qualche giorno aveva iniziato lo sciopero della fame per esternare tutta la sua contrarietà, e quella di diversi residenti della zona, all’abbattimento degli alberi avviata già la scorsa estate dall’amministrazione comunale. E così, ieri, poco dopo l’avvio dei lavori da parte degli operatori della Multiservizi, Piracci sarebbe stato colto da un malore cadendo in terra. Sul posto si sono portati i sanitari del 118 che hanno trasportato l’uomo al Padre Pio di Bracciano per dei controlli.
LA VICENDA
La proetesta dei residenti parte da lontano. Dall’agosto dello scorso anno. In quell’occasione l’amministrazione aveva dato il via libera all’abbattimento di circa 30 eucalipti in prossimità di una rotatoria giudicati, da perizia effettuata dagli agronomi, pericolosi dal punto di vista statico. «Ci siamo subito attivati presentando un esposto ai Carabinieri», ha spiegato la signora Borrelli del Comitato “Cittadini per l’ambiente di Cerenova”, con i lavori che in un primo momento si erano interrotti ma che hanno ripreso il via proprio in questi giorni. «Quello che non riusciamo a comprendere è perché non si possa portare avanti un processo partecipato tra cittadini e amministrazione», ha aggiunto Silvia Filippi. «Marina di Cerveteri sta diventando un deserto», ha denunciato con gli occhi rivolti verso a quegli alberi lì presenti da ben 60 anni almeno e che da oggi saranno rimpiazzati «con arbusti decisamente più piccoli». E Filippi punta i riflettori anche alla biodiversità e all’avifauna del territorio. «La presenza di quegli alberi in particolare, gli eucalipti, è determinata anche dalla vicinanza della frazione alla Palude di Torre Flavia, ricca di avifauna». La stessa che in quegli alberi, in questo periodo dell’anno trova rifugio anche tra i rami e le foglie degli alberi della frazione etrusca. Una situazione di equilibrio con la natura di cui «l’amministrazione comunale – ha proseguito ancora – dovrebbe tenere conto». Riflettori puntati anche sullo stato di salute delle piante abbattute. «Abbiamo consultato dei botanici e fitopatologi – ha spiegato – che ci hanno detto che non basta la VTA (valutazione di stabilità degli alberi, ndr) ma occorrono delle analisi di laboratorio». «Non riusciamo inoltre a comprendere- ha proseguito ancora Filippi – come in due anni quegli alberi siano passati da una classe all’altra, in negativo». E torna a sottolineare: «Il cittadino dovrebbe essere coinvolto in situazioni come queste».
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