TARQUINIA – “Camminata della pace” oggi a Tarquinia alla quale sono invitati tutti i cittadini. La partenza è prevista alle 11 alla Barriera San Giusto con arrivo in piazza Matteotti. Grazie a Semi di pace è previsto un collegamento con Fra Emanuele che si trova in Ucraina, per una testimonianza su quanto sta accadendo. Di ora in ora crescono le adesioni alla manifestazione. Il circolo del Partito democratico di Tarquinia “coerentemente col dettato costituzionale, per il quale “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” (Art. 11 Costituzione)”, condanna con forza la guerra innescata da Putin con l’invasione dell’Ucraina. “Riteniamo che la manifestazione in questione sia un segnale importante da parte della cittadinanza e ne condividiamo gli scopi – affermano dal Pd – facendo un plauso ai giovanissimi ragazzi che si sono fatti carico di promuovere questa bellissima iniziativa. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte le associazioni e i tanti singoli cittadini che in questi giorni, anche nella nostra città, si sono mobilitati per offrire a vario titolo ed in diversi modi il proprio supporto al popolo ucraino, attraverso l’ospitalità, la fornitura di beni di prima necessità, di cibo o di medicinali di cui, purtroppo, c’è grande bisogno. Come circolo Pd di Tarquinia, come attivisti e come singoli cittadini, faremo tutto quanto possibile per dare il nostro contributo, unendoci alla già grande solidarietà che questa città ha dimostrato e, siamo certi, continuerà a dimostrare».
Adesione alla camminata anche da parte della sezione Anpi di Tarquinia “10 giugno 1944”: «In accordo con quanto affermato dal presidente nazionale della nostra associazione l’Anpi condanna in modo fermissimo la guerra di Putin. Abbiamo aspramente condannato l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin perché è, in primo luogo, un atto di guerra pianificato da tempo, realizzato a freddo in violazione del principio dell’autodeterminazione dei popoli e tale, come si vede, da innescare il rischio di un conflitto globale. Con la rete per la pace, con associazioni e sindacati puntiamo a una grande manifestazione nazionale pacifista».

