LADISPOLI – L’operazione recupero dello storico edificio dell’Alberghiero è stata avviata. Città Metropolitana ha fatto i suoi passi dando il parere favorevole affinché l’ex scuola, uno dei simboli di anni fa, venga recuperata a destinata ad un immobile con alloggi popolari. La Giunta comunale ha lavorato per realizzare questo progetto ma ancora il semaforo verde non è scattato. E il perché lo spiega il sindaco. «Confermo che Città Metropolitana – dice Alessandro Grando – ha deliberato la cessione del diritto di superficie dell’immobile, ora però la palla passa all’Ater per l’ultimo tassello. Noi siamo pronti da un anno».
Il piano prevede una ventina di appartamenti a prezzi calmierati, una manna dal cielo in un periodo di grande crisi dove centinaia e centinaia di famiglie attendono l’inserimento in case a canone ridotto. L’obiettivo del Comune sarebbe quello di riprendere possesso di una struttura fatiscente e destinarla a persone che ne hanno bisogno. Logico, l’ex scuola deve essere ristrutturata sia internamente che fuori, perché sussistono delle carenze importanti e la spesa è superiore al milione di euro. Soldi che l’Ater potrebbe farsi concedere dalla Regione o prendere da altri fondi riservati all’edilizia popolare. «Questo si vedrà – aggiunge Grando – comunque sarà a costo zero per le casse comunali, noi dovremmo solo cambiare la destinazione d’uso da scolastica a residenziale».
Tanti i problemi per l’ex Alberghiero: il crollo di calcinacci, la crescita della vegetazione e la presenza di senzatetto che spinse Palazzo Falcone ad una decisione drastica: murare i locali per scongiurare situazioni a rischio.
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