Profughi, il vademecum del Pincio
Amministrazione
16 Marzo 2022
UCRAINA Il Comune fa il punto dopo i primi ricongiungimenti arrivati in maniera non ufficiale
Profughi, il vademecum del Pincio

francesco baldini

Il Comune fa il punto sull’accoglienza profughi dopo i primi ricongiungimenti arrivati ma non per i canali ufficiali che restano in stand-by in attesa delle linee guida della Prefettura. Ne hanno parlato nel corso di una conferenza stampa l’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli e il coordinatore del nucleo di Protezione civile di Civitavecchia Valentino Arillo. Attualmente, infatti, sono arrivati solo ricongiungimenti familiari – circa una decina – a scopo volontaristico e l’amministrazione ha voluto rendere chiaro che, per il momento, non ci sono fondi messi a disposizione quindi ha invitato a valutare bene la possibilità che si possa trattare di una situazione ben più lunga di qualche giorno. Insomma, ben vengano i bei gesti ma devono essere sostenibili nel tempo. «È importante – ha spiegato Napoli – che chi è già arrivato sul territorio comunale ci comunichi la sua presenza in modo da poter arrivare tutti i canali assistenziali possibili e procedere con un primo censimento». Arillo ha spiegato i primi passi da fare per chi arriva dalle zone colpite dalla guerra. «Prima di tutto – ha detto – dovranno fare il tampone per il covid al drive-in. In secondo luogo si dovranno recare all’Ambulatorio della Asl Roma 4 di via Etruria 4, dove al secondo piano troveranno l’équipe medica per un primo screening per il rilascio del Tesserino provvisorio sanitario (Stp), che potranno usare anche per muoversi gratuitamente su treni e bus. Infine, col tesserino, dovranno recarsi a Roma, all’Ufficio immigrazione in via Teofilo Patini 19, per chiedere il Visto temporaneo di soggiorno. Speriamo che la Prefettura renda operativo il budget al più presto, perché solo allora potremo organizzare al meglio l’accoglienza. L’emergenza sarà lunga e i civitavecchiesi che vorranno offrire ospitalità devono esserne coscienti». L’assessore ai Servizi sociali ha ripercorso i passi fatti fino ad ora ricordando come i 50 posti letto messi a disposizione si distribuiranno prevalentemente tra Repubblica dei ragazzi, il Ponte e Caritas che ha messo a disposizione qualche appartamento. «L’obiettivo – ha ribadito – è quello di accogliere queste persone cercando di creare un percorso di integrazione che tocchi anche la scuola, in collaborazione con l’assessore Picca. Stiamo creando una rete e dico chiaramente che non lasceremo indietro nessuno perché nel territorio ci sono persone che vivono disagi e non saranno trascurate». Il numero da contattare per eventuali segnalazioni o domande è lo 076619422. «Personalmente sono in contatto – ha concluso Arillo – con una donna che ha ospitato la nuora e due bambine, cercheremo di assisterle, ma è importante seguire gli step ufficiali. Ci stiamo organizzando per portare soccorso, ma come abbiamo già fatto ad esempio per i terremoti di Amatrice e L’Aquila, la cosa migliore è offrire denaro: una volta in zona compreremo là i beni che le autorità locali ci diranno essere più necessari».

©RIPRODUZIONE RISERVATA