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    Cronaca
    20 Marzo 2022
    Emergenza nei quattro cimiteri: i cittadini ricorrono alla cremazione
    Vietato morire a Cerveteri, posti finiti al camposanto

    CERVETERI – Posti esauriti nei camposanto di Cerveteri. Ne erano rimasti appena quattro ad inizio del 2022 e con il passare delle settimane sono andati via via esaurendosi. Un problema serio che in tutti questi anni non ha trovato soluzioni concrete anche per via di un bando fallito nel momento clou per vizi burocratici. Nel 2020, l’anno in cui il progetto del quinto cimitero non andò in porto, il Comune dovette correre ai ripari procedendo con le estumulazioni di 40 salme sepolte tra il 1934 e il 1950 in tombe abbandonate. A settembre del 2016 e fino all’anno successivo fu il cimitero ladispolano a mettere a disposizione una cinquantina di loculi con un accordo tra il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci e quello di Ladispoli, Crescenzo Paliotta.

    Tornando ad oggi, le famiglie sono costrette a prendere decisioni che forse non avrebbero mai pensato: cremare i loro cari estinti oppure seppellirli in altre località. Insomma, a Cerveteri è vietato morire. Lo scorso anno il comune etrusco era corso ai ripari procedendo con un centinaio di esumazioni, un iter messo nero su bianco con un’ordinanza pubblicata nel mese di maggio e dove decine di residenti non risparmiarono critiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale e della Multiservizi Caerite, la società municipalizzata che gestisce il settore, sostenendo di non essere stati avvisati in tempo. E non è meno importante la risoluzione del degrado e delle croniche infiltrazioni d’acqua, nelle giornate di pioggia, soprattutto nei fornetti dei cimiteri Sasso e Ceri.

    Sul tema spinoso si fa sentire Anna Lisa Belardinelli, consigliere comunale di Fdi e candidata sindaco alle prossime elezioni. «Assurdo che in dieci anni – accusa – il problema sia stato sottovalutato. Eppure la maggioranza aveva annunciato di aver messo in bilancio 250mila euro per ampliare il cimitero ma non è andato in porto ancora il progetto. Ad oggi Cerveteri non ha più nemmeno un posto a disposizione. Considerata la situazione emergenziale di Cerveteri, molti cittadini continuano a ricorrere alla cremazione. In un momento di dolore per la perdita di un proprio caro, sono costretti a dover trovare da soli la soluzione meno traumatica nel più totale menefreghismo di chi ci ha amministrati finora».

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