VITERBO – In un periodo intenso di campagna elettorale come quello attuale a Viterbo, un aspetto da non sottovalutare dagli aspiranti sindaci è sicuramente la tematica ambientale.
Analizzando i report della classifica di Legambiente stilata in collaborazione con il Sole 24 ore al termine di ogni anno, il dato che colpisce, come un pugno nello stomaco, è il piazzamento di Viterbo per quanto riguarda le isole pedonali.
La Città dei papi è ultima: 105° su 105. Una posizione che impone doverose riflessioni.
Viterbo è la città con il quartiere medioevale più esteso d’Europa e, allo stesso tempo, quella con minore spazio a disposizione dei pedoni in tutta Italia.
Un ossimoro che racchiude in sè tutte le potenzialità inespresse della città.
Nel nord Europa intere città sono pedonalizzate e questi interventi hanno introdotto miglioramenti sia in termini economici che in termini di qualità e vivibilità.
Con le pedonalizzazioni il traffico diminuisce, e, con esso, l’inquinamento ed i rischi di incidente.
Allo stesso tempo, aumentano i pedoni e quindi gli introiti per il commercio urbano locale che, di conseguenza, fa lievitare i rendimenti delle case e il potere attrattivo della città.
Anche per quanto riguarda il rapporto alberi-numero di abitanti il dato appare altrettanto sconfortante: cinque alberi ogni 100 abitanti attestano Viterbo al 92° posto su 105.
Analizzando la classifica insomma, appare evidente come il tema green tanto sbandierato per ottenere consensi elettorali in realtà è uno di quelli che, più difficilmente, si tramuta dall’enunciazione alla pratica.
Un elemento di sicuro da non sottovalutare da parte del futuro primo cittadino.
Simona Tenentini

