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    4 Aprile 2022
    Il Divino Etrusco di Tarquinia per la prima volta al Vinitaly

    TARQUINIA – Il Divino Etrusco di Tarquinia fa tappa a Verona.

    Il 13 aprile al Vinitaly, per la prima volta, verrà presentato uno degli eventi più importanti del calendario tarquiniese.

    Da 16 anni dunque la manifestazione  cresce  e si arricchiesce di anno in anno, proponendo ad ogni edizione tante novità e, a Verona, sarà ospite presso lo stand della Regione Lazio, organizzato per l’occasione da Arsial, in uno spazio dedicato a raccontare un evento che nel tempo si è affermato come uno dei più importanti dedicati al vino.

    NOVITA’ e QUALITA’, saranno le parole chiave di questa edizione 2022.

    Il sindaco Alessandro Giulivi non appena appresa la notizia dichiara: “Il Divino Etrusco è una manifestazione che merita certamente di essere presentata al Vinitaly e siamo veramente orgogliosi di questa nostra presenza per la quale ringraziamo la Regione Lazio ed Arsial. I nostri produttori stanno facendo grandi sforzi per aumentare la qualità delle loro produzioni, siamo in un momento delicato per l’agricoltura e per tutta la filiera connessa a questo settore, essere qui oggi con le nostre produzioni in un evento che mette le mette in luce e racconta la nostra città ed il nostro territorio è sicuramente una grande vittoria. Il DiVino Etrusco pur avendo origine come festa popolare, è cresciuta nel tempo per qualità e contenuti mirando destinatari ricercati e individuati con attenzione. 16 anni fa quando nacque l’evento, durante la mia precedente amministrazione, speravamo sicuramente di vivere un momento come questo, certamente possibile anche per lavoro fatto negli ultimi anni che ha visto una crescita esponenziale anche durante il periodo pandemico. Sono certo che di questa presenza al Vinitaly beneficeranno anche tutte le aziende del territorio e l’immagine della nostra città” .

    Il Vicesindaco Serafini con delega all’agricoltura e prodotti tipici e l’Assessore Tosoni delegata alla cultura e turismoentrambi organizzatori della manifestazione affermano:“ E’ sicuramente un momento che resterà nella storia della città quello della partecipazione del Divino Etrusco al Vinitaly. Abbiamo lavorato duro in questi anni di pandemia, e non abbiamo mai smesso di vedere il covidanche come una sfida, un momento di crescita, di studio, di perfezionamento, creando l’opportunità con le aziende del territorio abbiamo messo in campo delle progettualità importati, abbiamo ridefinito l’outlook del Divino Etrusco del futuro.

    Avevamo deciso di osare per questa nuova edizione e di mettere in campo un progetto strategico, e poterlo presentare a Verona sarà sicuramente un banco di prova che segnerà una linea ben definita rispetto al passato. In particolare, se da un lato rafforzeremo un’alleanza ancora più stringente con le aziende del nostro territorio, che da sempre aderiscono all’iniziativavogliamo con uno sforzo, anche in termini economici, ampliare ancora di più la platea in termini di consumo, anche guardando ad altri mercati.Tra i nostri obiettivi ci sono sicuramente quello di attrarre a Tarquinia più visitatori possibile ma non rinunciando mai alla qualità e alla ricerca di novità, per questo stiamo già pensando di arricchire il calendario con delle nuove esperienze sempre dedicate al “bere bene” che possano distinguere questo evento e qualificarlo ancora di più con iniziative che possano coinvolgere professionisti del settore, studiosi, chef stellati , giornalisti specializzati e personaggi chiave anche della cultura e dello spettacolo collegati al foodnetwork.I

    noltre resta centrale quello di promuovere in maniera integrata i vini delle cantine della Dodecapoli etrusca ed il patrimonio archeologico e storico architettonico del centro storico di Tarquinia, il Museo Archeologico Nazionale e la necropoli etrusca, articolando i percorsi espositivi e di degustazione in maniera tale da realizzare dei veri e propri itinerari enologici in connessione fra queste diverse realtà culturali.  Allo stesso tempo, la presenza di cantine provenienti da realtà geografiche diverse, permetterà una valorizzazione più ampia del patrimonio culturale della Regione Lazio, in particolare di quello riferibile al sistema delle “Città d’Etruria”. La musica, il teatro di strada e l’educazione ambientale saranno valori aggiunti.Un aspetto da non trascurare è quello che riguarda il coinvolgimento di numerosi soggetti nell’iniziativa. Commercianti, ristoratori, associazioni, tutti sono chiamati a “colorare” la città a tema DiVino Etrusco in ogni forma o colore e, con ogni mezzo. I ristoratori svolgono l’importante funzione di amalgama e, contestualmente, promuovono l’iniziativa proponendo per l’evento un menu ad hoc, accompagnato dai vini del DiVino Etrusco. La scelta del “Menu made in Tarquinia” si è rivelata uno strumento in più per migliorare l’accoglienza della città e per fornire ai visitatori prodotti gastronomici diversificati e a diversi prezzi.  Ringraziamo il Presidente Dottor Mario Ciarla  diArsial e l’assessore regionale per questa opportunità. Questo risultato va condiviso con tutti gli attori ed i soggetti coinvolti nell’evento e possiamo dire che Da Verona partirà il Divino Etrusco 2022 ma anche quello dei prossimi anni, il Divino Etrusco del futuro!”