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    Cronaca
    6 Aprile 2022
    Roma – Maestre creano chat WhatsApp per prendere in giro bambino autistico

    ROMA – Sabato 2 aprile è stata celebrata la “Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo 2022”. Pochi giorni dopo abbiamo avuto la prova che ad alcuni il dramma che provano molte famiglie non interessa. Anzi, ci scherzano su. E quello che è più grave è che non parliamo di ragazzi, adolescenti, che purtroppo nel passato si sono lasciati andare a episodi di bullismo. Qui stiamo parlando addirittura di insegnati, cioè coloro che dovrebbero educare le nuove generazioni. Sarebbero stati loro a schernire un piccolo Eroe di 6 anni di nome Luca.

    “La Battaglia di Andrea”, una associazione napoletana che lotta per i diritti dei disabili, ha denunciato un fatto gravissimo avvenuto in una scuola primaria di Roma. Alcune insegnanti di ruolo e di sostegno hanno creato una chat di gruppo su WhatsApp per schernire il nostro piccolo Eroe, Luca, un bambino autistico di 6 anni. Secondo quanto denunciato dall’associazione, quello che si legge nella chat è da brividi: “offese, insulti, messaggi pesanti per deridere il piccolo, che a scuola necessita di apposite insegnanti di supporto, le stesse che avrebbero creato la chat di gruppo per sparlare di lui. Le insegnanti avrebbero addirittura esultato e gioito quando Luca è stato costretto a rimanere a casa dopo essere stato contagiato dal Covid-19”.

    La mamma di Luca, “Sconvolta e incredula”, dopo aver appreso da un’operatrice educativa per l’autonomia dell’esistenza di quella chat di gruppo, non ha esitato e ha deciso di denunciare l’accaduto a “La battaglia di Andrea”. “Mi fece leggere questi messaggi – ha raccontato la mamma di Luca all’associazione -, rimasi sconvolta e incredula. Mi sono recata subito a scuola per chiedere informazioni, ma l’insegnante di sostegno si è rifiutata di rispondermi”.

    Tra le frasi riportate ci sarebbe anche “Che bello, ha preso il Covid“.

    La presidente dell’associazione “La battaglia di Andrea”, Asia Maraucci, ha detto, commentando l’episodio che “se quanto raccontato dalla mamma dovesse corrispondere a verità sarebbe gravissimo. Siamo certi che la scuola chiarirà la situazione e, soprattutto, siamo certi che gli organi competenti faranno il proprio dovere, soprattutto per il bene del piccolo. Da parte nostra e da parte del nostro legale Sergio Pisani c’è tutta l’assistenza alla famiglia, e soprattutto al piccolo”.

     

    Severino Pio