ROMA – ”Ci faremo trovare pronti per la stagione di governo”. Giorgia Meloni è già pronta ai blocchi di partenza per le elezioni politiche prossime venture, che siano subito o tra un anno, quando scadrà la legislatura. Non a caso la prossima settimana a prendere la scena della politica italiana sarà la Conferenza programmatica di FdI – in programma dal 29 aprile al 1 maggio a Milano – e che avrà come slogan “Italia, energia da liberare”. A presentare la tre-giorni è stata la stessa Meloni questa mattina in via della Scrofa. Accanto allo slogan, i tre punti attorno ai quali ruoterà l’iniziativa, postati anche sui social: Indipendenza, libertà crescita, appunti per un programma conservatore. Oltre a tutto lo Stato maggiore del partito, a Milano saranno presenti personalità della politica, della cultura e della comunicazione che hanno accettato di dare il loro contributo alla tre-giorni di Fdi: dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti all’ex presidente del Senato Marcello Pera a Luca Ricolfi.

Sarà un grande evento, molto importante, per dimostrare la serietà di Fdi e della sua classe dirigente”. L’obiettivo, ha assicurato la leader di Fdi, ”è stilare una prima traccia per un programma di governo, cioè iniziare un lavoro che ci porterà alle prossime elezioni politiche”. L’occasione è stata propizia anche per tirare qualche stoccata agli alleati. “Salvini? Non lo sento dal dopo elezione di del capo dello Stato”, ha rivelato la leader di FdI. ”Con Berlusconi – ha continuato Meloni spostando l’attenzione sulle prossime amministrative e regionali  – ci sentiamo, ci sono delle interlocuzioni in corso. La deadline è chiara. Stiamo dilatando i tempi per fare qualche sforzo in più al fine di trovare soluzioni comuni”. Se poi non si trovano soluzioni nonostante gli ”sforzi di unità”, ”ognuno prenderà le sue scelte”. ”Vedo segnali altalenanti – ha chiosato la leader di FdI -. Non vedo che l’obiettivo sia quello di battere la sinistra, delle volte ho l’impressione che la priorità di tutti non sia quella di dare un governo di centrodestra al Paese ma piuttosto si voglia riproporre una maggioranza arcobaleno…”.