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    Politica
    23 Aprile 2022
    “Mi dimetto per servire la patria”, trent’anni fa Cossiga “il picconatore” lasciava il Quirinale

    “Ho preso la decisione di dimettermi da Presidente della Repubblica, spero che tutti lo consideriate un gesto onesto, di servizio alla Repubblica”. Sono le 18.38 del 25 aprile del 1992 e Francesco Cossiga, rivolgendosi a “cittadine e cittadini di questo meraviglioso Paese”, con un discorso televisivo a rete unificate che durerà complessivamente 45 minuti, annuncia la scelta di lasciare il Quirinale, in anticipo rispetto alla scadenza naturale fissata per il successivo 3 luglio. È il momento culminante di due anni che hanno visto il Capo dello Stato uscire dal riserbo che aveva caratterizzato i primi cinque del mandato e rendersi protagonista di una serie di esternazioni (quelle che sono passate alla storia come le “picconate” di Cossiga), per spingere la classe politica ad attuare riforme radicali non più rinviabili, dopo i cambiamenti epocali verificatisi alla fine degli anni Ottanta, a partire dalla caduta del Muro di Berlino.