MILANO – Come era stato previsto la battaglia per l’assetto interno di Generali è stata aspra nella assemblea degli azionisti che si è tenuta oggi a Milano. Se da una parte si è registrata la vittoria della lista del cda uscente, sostenuta dal primo socio Mediobanca e complessivamente dal 39,5% del capitale del gruppo, dall’altra ha mostrato l’ampiezza della spaccatura. La lista di Caltagirone è stata votata dal 29,4% del capitale del Leone, una quota pesante che chiede un cambio di passo nella gestione della compagnia, più audacia e un salto dimensionale. Alcuni osservatori si aspettano ora un’opposizione dura da parte della minoranza. Con il rischio che il cda non riesca a procedere all’unanimità e approvi le prossime iniziative a colpi di maggioranza.