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    Società
    2 Maggio 2022
    Al Duomo di Tarquinia il Giubileo delle monache Passioniste

    Il 3 maggio saranno 250 anni della fondazione dell’ ordine femminile delle Passioniste  per opera della tarquiniese Madre Maria Crocifissa di Gesù

    TARQUINIA – Il 3 maggio 1771 il monastero della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, primo ed unico fondato da San Paolo della Croce, apriva le porte alla tarquiniese Madre Maria Crocifissa di Gesù e alle prime monache passioniste. La vestizione solenne delle religiose avvenne nel Duomo di Tarquinia, quindi, dopo una grande processione che si snodò per le vie principali della città, iniziò la vita claustrale del primo nucleo monastico femminile delle Passioniste. Dal primo germoglio di Tarquinia in 250 anni sono fiorite le fondazioni di tanti monasteri, oggi riuniti in Congregazione, che irradiano in tutto il mondo il carisma di San Paolo della Croce. In ricordo e in ringraziamento di quel giorno così importante per la storia di Tarquinia e della Chiesa universale, 250 anni dopo, martedì 3 maggio, alle ore 16.30, nel Duomo della città sarà celebrata una solenne eucaristia, presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza. Per questa straordinaria occasione giubilare, in via eccezionale, parteciperanno alla celebrazione le stesse monache passioniste di Tarquinia, che sono tuttora una presenza spirituale significativa e ricca di frutti di grazia per la diocesi intera. Concelebreranno numerosi presbiteri e padri passionisti. Il canto liturgico sarà eseguito dalla cappella musicale del Duomo, diretta dal Walter Rosatini e accompagnata all’organo dal maestro Luca Purchiaroni.

    Venerabile Maria Crocifissa di Gesù Faustina

    Geltrude Costantini nasce a Tarquinia (Viterbo) il 18 agosto 1713 da Antonio e Girolama Falcioni, settima di dodici figli. Le danno immediatamente pochi giorni di vita, nata  settimina, è gracile come un filo d’erba piccolo e indifeso che si aggrapperà alla vita con tenacia. A sei ed otto anni cade nuovamente malata; si riprende, sia pure a fatica, ma l’organismo ne resta debilitato in modo preoccupante. Entra tra le Benedettine di Tarquinia nel monastero di Santa Lucia a 17 anni; a 20 veste l’abito religioso. Nel 1737 Paolo della Croce viene chiamato a predicare gli esercizi spirituali nel monastero di Santa Lucia e incontra per la prima volta Maria Crocifissa allora appena ventiquattrenne. L’intesa è immediata, perché grande è l’affinità spirituale: li unisce l’amore alla passione di Gesù e la sete della penitenza. Paolo diventa il direttore spirituale di Maria Crocifissa Paolo pensa al ramo femminile della sua congregazione fin al 1734: religiosi e religiose uniti nel vivere lo stesso carisma. Vi lavora per circa 30 anni. Una storia lunga, intrisa di sofferenze indicibili. Dal cielo comunque ha avuto segni incoraggianti. Nel 1741 Maria Crocifissa ha una rivelazione: dovrà cooperare alla fondazione di un nuovo monastero. Finalmente il 3 settembre 1770 Clemente XIV approva le Regole e le Costituzioni del monastero cui concede anche un buon sussidio economico. Come predetto da Paolo sarà Maria Crocifissa a prendere possesso del monastero la cui costruzione era iniziata 12 anni prima. Con il permesso del papa lascia, dopo 38 anni, il monastero di Santa Lucia per la nuova fondazione. Tra le Benedettine restano due sorelle che la seguiranno di lì a poco. Il 3 maggio 1771, nella chiesa-cattedrale di Tarquinia, lei per prima veste l’abito passionista con altre 10 postulanti. Lei ha sempre amato la penitenza. Da bambina aveva chiesto al Crocifisso di avere nel corpo una piaga nascosta. Viene ascoltata. Negli ultimi anni infatti è tormentata da una piaga che le permette di stare solo in piedi o in ginocchio. Dal 1767 è afflitta da un cancro e nel 1785 diventa completamente cieca. Alle prime ore del venerdì 16 novembre 1787 muore “crocifissa sulla croce dei patimenti”. Dopo una vita è stata lunga e laboriosa; santa e ammirabile.