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    Economia e Lavoro, Porto
    9 Maggio 2022
    Caro carburante: le marinerie chiedono un tetto per il prezzo del gasolio

    PESCARA – Costo del gasolio massimo di 0,50 centesimi, fermo biologico facoltativo, cassa integrazione straordinaria e retroattiva dal 1° gennaio 2022 per gli imbarcati, blocco dei mutui per un anno per armatori e marittimi: sono le richieste della marineria italiana al Governo, contenute in un documento stilato al termine dell’incontro di sabato scorso all’Aurum di Pescara fra armatori e marittimi arrivati da tutta Italia, Civitavecchia e Fiumicino comprese. Se entro 15 giorni dal Governo non dovessero arrivare le risposte, le marinerie procederanno allo stop totale e definitivo dell’attività e ai licenziamenti. “Viste le difficoltà sempre più gravi in cui versa il settore, si è deciso di dare al Governo un tempo specifico per giungere alla soluzione. Tempo al termine del quale, in caso di mancata risposta, tutte le barche attualmente in attività nei porti italiani delle marinerie oggi presenti, e anche di molte oggi non presenti, ma che hanno delegato i rappresentanti di altre città a farne le veci, si fermeranno in modo definitivo procedendo al licenziamento dei marittimi. Parliamo di oltre 32mila imbarcati e 14mila imbarcazioni”. A coordinare l’assemblea sono stati il presidente delle Marinerie Italiane Francesco Caldaroni, il presidente dell’associazione armatori di Pescara Francesco Scordella e il presidente della Marineria di Trani Nicola Tedeschi. “Il settore è al collasso, tante le problematiche di cui si elencano solo quelle più urgenti, altrimenti si procederà come detto”: il caro gasolio, che rende impossibile portare avanti l’attività; la mancata cassa integrazione per gli imbarcati; il mancato pagamento del fermo biologico 2021; infine, gli aiuti promessi durante la pandemia per far fronte alla crisi e l’erogazione del credito di imposta, mai arrivati. Queste le marinerie che aderiscono all’iniziativa: Pescara, Trani, Mola di Bari, Gaeta, Manfredonia, Monopoli, Molfetta, Ortona, Ancona, Vasto, Civitanova Marche, Fano, Porto San Giorgio, Giulianova, Fiumicino, Termoli, Anzio, Civitavecchia, Rimini, la Calabria ha delegato i presenti.