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    Agricoltura, Cronaca
    16 Maggio 2022
    Peste suina, la Regione allarga la “zona rossa” a Roma

    ROMA – Si allarga la zona rossa per l’emergenza peste suina nella Capitale. L’estensione del perimetro rispetto al provvedimento della Regione Lazio, soprattutto per la zona Nord di Roma, è valido fino al 31 agosto. L’area del Comune è così delimitata: A Sud, Circonvallazione Clodia, Via Cipro, Via di San Tommaso D’Acquino, Via Arturo Labriola, Via Simone Simoni, Via Pietro De Cristofaro, Via Baldo Degli Ubaldi; a sudovest: Via di Boccea fino all’intersezione con Via della Storta; a ovest-nordovest: Via della Storta, Via Cassia (SS2) fino all’intersezione con Via Cassia Veientana (SR 2 bis); a nordest: Via Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all’intersezione con l’autostrada A90 (Grande Raccordo Anulare), autostrada A90 fino all’intersezione con il fiume Tevere; a est-sudest: fiume Tevere. E’ quanto prevede la comunicazione del ministero della Salute alla Commissione europea, che ha dato l’ok, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Domani arriverà l’ordinanza del ministero della Salute che definirà meglio le procedure per la nuova zona rossa allargata. All’interno delle aree agricole e naturali interessate dal focolaio non si possono organizzare eventi, feste o pic-nic; è vietato avvicinarsi ai cinghiali o dare loro da mangiare. È inoltre raccomandata la disinfezione delle scarpe all’uscita dalle aree agricole e naturali. “E’ sotto gli occhi di tutti che molte città italiane, compresa Roma, non possano essere in balìa dei cinghiali. Bisogna superare l’approccio ideologico che si è sempre opposto a qualsiasi ipotesi di contenimento dei cinghiali, creando la situazione di emergenza a cui assistiamo oggi. Come al solito, il governo italiano preferisce rincorrere le emergenze,  anziché prevenire situazioni che potrebbero essere evitate per tempo”. Lo sottolinea l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, componente della commissione Ambiente. “Oggi – ricorda – la Commissione Europea ha intimato all’Italia di provvedere ad istituire immediatamente una zona infetta in relazione alla Peste Suina Africana, che comprenda varie aree del Comune di Roma. La decisione è pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue di oggi ed indica nel dettaglio le zone dell’area di Roma interessate. L’Italia deve provvedere affinché non siano autorizzati i movimenti dipartite di suini detenuti nelle aree elencate come zona infetta e dei relativi prodotti verso altri Stati membri e paesi terzi”.  “Dall’inizio del mio mandato come parlamentare europeo ho più volte segnalato alle Istituzioni comunitarie e nazionali il grave problema dell’eccessiva presenza di fauna selvatica che deve essere gestita e, laddove necessario, contenuta anche attraverso l’attuazione di specifici piani delle specie in esubero. Tra queste specie ci sono i cinghiali la cui mancata gestione e contenimento hanno obbligato la Commissione Europea a mettere in mora il Governo italiano, dimostratosi inerte nell’affrontare questo grave problema”, conclude.