ROMA – Da oggi il Tempio di Piazza di Pietra cambia nome: non più soltanto “Tempio di Adriano” ma “Tempio di Vibia Sabina e Adriano”. L’antica costruzione, infatti (da quasi 150 anni sede della Camera di Commercio della Capitale) ha deciso di rendere omaggio a tutte le donne ricordando nel suo nome anche quello della moglie del grande Imperatore per “restituire alle donne il loro ruolo nella Storia”, come recita l’iniziativa battezzata oggi nella Capitale, corredata anche dagli interventi della scrittrice Dacia Maraini e dell’attore e regista Gabriele Lavia. E come prezioso regalo da parte del parco archeologico di Villa Adriana, la statua marmorea che rappresenta proprio Vibia Sabina resterà esposta per un mese nel Tempio di Piazza di Pietra. Una storia complessa, quella di questa opera d’arte romana, che dopo una vicenda nata da scavi clandestini e da operazioni illegali di mercanti d’arte, era esposta fino al 2007 negli Usa, al Museo di Belle Arti di Boston, prima di tornare nel sito originario di Villa Adriana, grazie alle indagini condotte del Comando Carabinieri nucleo tutela patrimonio culturale e all’opera diplomatica messa in campo dallo Stato italiano. Il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, sottolinea la “forte rilevanza per la nostra istituzione, per le donne e per tutti i cittadini romani” di questa iniziativa. Con la nuova intitolazione del Tempio di Adriano anche a Vibia Sabina, spiega, “intendiamo restituire simbolicamente a tutte le donne il ruolo che hanno rivestito nella Storia, influenzando i destini della Roma classica come del mondo moderno e contemporaneo”. Un ruolo non pienamente riconosciuto, neanche dalle istituzioni, visto che, osserva ancora Lorenzo Tagliavanti, “oggi soltanto il 4% delle piazze e delle strade di Roma è intitolato a personaggi femminili”.

