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    30 Maggio 2022
    Formula 1 – Il punto de “La Cronaca 24”: Leclerc infuriato, la Ferrari deve fare delle scelte

    MONTECARLO – “Così non va bene. Amo questo team, la Ferrari, ma dobbiamo migliorare”. Questa volta Charles Leclerc si è arrabbiato veramente. E non ha tutti i torti. Il suo box ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare e, per dirla alla Leo Turrini, ha abboccato con tutte le scarpe all’amo lanciato dalla Red Bull. Che, da sfavorita, è riuscita a piazzare Perez in prima posizione e Vertappen in terza, davanti al rivale Leclerc.

    I punti buttati dalla Ferrari in gare “dominate” cominciano ad essere tanti. Nello scorso weekend di Barcellona il monegasco, dopo aver a lungo dominato, è stato costretto al ritiro per il cedimento del motore mentre occupava la prima posizione (con conseguente abbandono dei 25 punti che spettano a chi vince il GP), subendo il sorpasso in classifica di Verstappen. A Montecarlo Leclerc poteva rendere pan per focaccia al suo avversario con il controsorpasso in classifica ma la tattica “difensiva” della Ferrari, che ha giocato di rimessa sulle mosse della Red Bull, che ha quel punto della gara aveva poco da perdere, non lo ha aiutato. Anzi alla fine, invece di recuperare qualche punto, Charles ne ha dovuti cedere altri tre. Adesso Verstappen ha 9 punti di vantaggio sul ferrarista.

    C’è da capire, però, se i due clamorosi errori commessi dal box Ferrari siano un caso. Oppure se c’è dell’altro. E’ indubbio che a Montecarlo il via alla sciagurata strategia ferrarista è stato dato dal secco rifiuto di Sainz ad entrare ai box per montare le gomme intermedie. Scelta legittima anche perchè a Maranello non è chiaro se ci sia una prima e una seconda guida. Scelta che, invece, alla Red Bull è già stata fatta.

    Allora, se la Ferrari vuole puntare al titolo piloti deve osare, scegliere e anche sacrificare qualcosa. Leclerc in tutta la stagione ha dimostrato di essere il più veloce in pista ed in questa stagione ha commesso un solo errore: il testacoda di Imola. L’unico zero in classifica, collezionato a Barcellona, è stato causato dal cedimento del motore della Ferrari. Sainz, invece, tra qualche problema nelle qualifiche (con conseguente partenza dalle retrovie) ed errori in gara, ha accumulato un ritardo in classifica che, anche se può essere recuperato, lo vede però in posizione di netto svantaggio.

    D’altronde la storia parla chiaro. Verstappen è Campione del Mondo perchè la Red Bull ha puntato su di lui, Hamilton ha collezionato titoli a bizzeffe perchè Bottas è stato considerato il “fido scudiero dell’inglese. La Mercedes ha tenuto due galli in un pollaio soltanto negli anni in cui la guida era affidata a Hamilton e Rosberg, cioè quando lo strapotere della monoposto tedesca era imbarazzante.

    Ma l’esempio migliore la Ferrari lo ha in casa. I cinque titoli consecutivi di Michael Schumacher, ottenuti anche grazie alla velocità e spirito di squadra di Rubens Barrichello, che non ha mai messo in discussione la scelta della Rossa per arrivare, dopo oltre venti anni, alla conquista del titolo piloti: “la prima guida è Schumi”.

    C’è ancora tempo per recuperare. Verstappen ha solo 9 punti di vantaggio e Sainz può dare una mano concreta a Leclerc per la conquista di un titolo mondiale nettamente alla portata della Ferrari.

    Severino Pio