Roma – Continua a preoccupare l’emergenza peste suina. In Commissione Agricoltura del Consiglio regionale del Lazio sono state ascoltate le associazioni ambientaliste che hanno chiesto un confronto tecnico per individuare soluzioni alternative.
La commissione Agricoltura ha concluso il ciclo di audizioni giovedì scorso per fare il punto sull’emergenza peste suina, malattie “di specie”, non trasmissibile agli essere umani, che è stata rilevata in alcuni cinghiali trovati morti nella zona della riserva dell’Insugherata e in provincia di Rieti.
Le due associazioni presenti, Earth e Attivisti gruppo randagio, hanno manifestato netta contrarietà al piano di abbattimento dei cinghiali stabilito dalla Regione, giudicato “inefficace e pretestuoso”. Secondo gli ambientalisti bisognava piuttosto puntare su campagne di sterilizzazione farmacologica, sul contenimento mediante reti adeguate, sulla cattura e il reinserimento in natura degli esemplari “urbanizzati”.
Gli ambientalisti, infine, hanno chiesto la creazione di un tavolo di confronto con i tecnici per prospettare alle direzioni regionali competenti soluzioni alternative e – a detto loro – più efficaci. La presidenza della commissioni ha preso l’impegno di rappresentare le loro posizioni, compresa la richiesta del tavolo tecnico agli assessorati regionali che seguono la vicenda.