FROSINONE – Fallimento del cosiddetto “campo largo” auspicato da centrosinistra. A Frosinone, come del resto in quasi tutto il Lazio, l’esperimento dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle è stato bocciato dagli elettori.
Riccardo Mastrangeli, candidato del centrodestra per la successione del sindaco Nicola Ottaviani, ha trionfato nel turno di ballottaggio di ieri prendendo 10.794 voti che corrispondono al 55,32%. Lo sfidante del centrosinistra, Domenico Marzi, si è fermato a 8.719 voti con una percentuale del 44,68%.
Al primo turno Mastrangeli aveva preso 11.856 voti (49,26%), mentre Marzi si era fermato a 9.419 voti (39,13%).Anche nel capoluogo ciociaro ha pesato la bassa affluenza, anche se il fenomeno si è avvertito meno che in altri centri. Ha votato il 53,82% contro il 66,91% del primo turno.
Mastrangeli potrà contare su una salda maggioranza composta da 20 consiglieri così suddivisi: cinque della Lista che porta il nome del sindaco Ottaviani, quattro di Fratelli d’Italia, tre della Lista Civica Mastrangeli e altrettanti della “Lista per Frosinone. Due consiglieri ciascuno per Forza Italia e Lega, uno per la lista “Frosinone Capoluogo”.
L’opposizione sarà rappresentata da Domenico Marzi, da tre consiglieri del Partito Democratico, tre della lista civica Marzi, uno a testa per la civica che fa capo all’ex primo cittadino Michele Marini, per il “Polo Civico” e per “Frosinone in Comune”. Un seggio anche per gli altri due sfidanti alla carica di sindaco del primo turno: Mauro Vicano e Vincenzo Iacovissi.
Severino Pio
