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    Cronaca
    7 Luglio 2022
    Omicidio Angeletti, slitta l’udienza preliminare: rinvio all’11 luglio

    TARQUINIA – E’ stata rinviata a lunedì 11 luglio l’udienza preliminare relativa all’omicidio del professo Dario Angeletti, ucciso lo scorso 7 dicembre 2021 con due colpi di pistola alla nuca mentre si trovava alla guida della sua auto, una Volvo V40, al parcheggio delle Saline di Tarquinia. Colpi esplosi con una Browning 6,35 dal sedile posteriore della macchina dove il presunto omicida, Claudio Cesaris, si trovava dopo aver chiesto ad Angeletti un passaggio. Lo slittamento dell’udienza, fissata per ieri, è stato determinato da problemi di trasferimento di Cesaris, il 68enne reo confesso ancora detenuto presso il carcere romano di Rebibbia. Il biologo marino, docente associato all’Università della Tuscia, è stato ucciso all’ora di pranzo. Cesaris è stato arrestato due giorni dopo il delitto dai carabinieri nella casa di San Martino al Cimino che aveva da poco preso in affitto per stare vicino alla ricercatrice quarantenne con cui aveva avuto una relazione a Pavia. Proprio la donna rappresenterebbe il movente dell’omicidio. La ricercatrice, dopo aver vinto il concorso all’Università della Tuscia si era trasferita a San Martino e aveva stretto una amicizia con il professor Angeletti. Una amicizia che avrebbe fatto scattare la gelosia di Cesaris che aveva iniziato a seguire la donna, fino, forse, a premeditare l’omicidio del presunto rivale.

    Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.  La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che “nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna”.