CERVETERI – La mamma “coraggio” ha ritirato il premio come “Donna 2022” a L’Aquila. Un prestigioso riconoscimento per Marina Conte, la madre di Marco Vannini, che ha lottato per tanti anni prima di avere giustizia per il figlio tanto amato. Il premio è nato per combattere la violenza fisica e psicologica sulle donne e contro ogni tipo di disuguaglianza di genere, valorizzando le figure femminili che si sono particolarmente distinte in vari ambiti della società civile e professionale. E il nome di Marina certo non poteva mancare in questo elenco. «È un riconoscimento che ha un grande valore per me – spiega Marina Conte accompagnata dal marito Valerio – sono davvero onorata di aver ricevuto questo premio. Ero molto emozionata, da tempo non mi trovavo a relazionarmi in pubblico ma poi quando ho iniziato a parlare di Marco non mi sono mai fermata. Ho rivolto un grazie a tutti, ai giornalisti, alle trasmissioni televisive che hanno tenuto sempre alta l’attenzione su nostro figlio e anche a tantissime persone che ci hanno dato la loro solidarietà sin dal primo giorno». Cinque sentenze ci sono volute per decretare la fine del processo, quasi 40 udienze in sei anni. Un iter tortuoso ed infinito per i genitori del ragazzo di Cerveteri, ucciso con un colpo di pistola il 17 maggio del 2015 mentre si trovava a casa della sua ex fidanzata, a Ladispoli. È intervenuto anche Gianni Padovani, presidente della Onlus Antonio Padovani. «Questo premio tocca un tema che mi sta a cuore, come stava a cuore a mio padre, Antonio – spiega il figlio – nella sua attività politica, quello delle pari opportunità, dell’universo femminile che è la risorsa primaria della società». Oltre a Marina sono state premiate Ilaria Mura, inviata di “Quarto Grado”, Anna Gaeta, moglie di Patrizio Falcone, ucciso a maggio del 2020 con una coltellata da un vicino di casa, Alessia Natali, presidente dell’associazione “Penelope Abruzzo” e Barbara Schiavulli, giornalista e corrispondente di guerra.


