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    Cronaca
    4 Agosto 2022
    Sessantenne muore a Belcolle, la Asl condannata a risarcire i famigliari

    VITERBO – Il Tribunale di Viterbo ha condannato la Asl ad un risarcimento di 15000 euro.

    I fatti, riportati dal Messaggero, si riferiscono al 4 marzo 2013, e sono relativi alla morte di Ettore Ioppi all’ospedale di Belcolle.

    I giudici hanno riconosciuto le responsabilità nei confronti dell’azienda sanitaria per una condotta negligente del personale medico di turno.

    Il sessantenne era ricoverato al nosocomio viterbese per cure mediche urgenti per una neoformazione pluri-nodulare al polmone sinistro, ossia un tumore.

    Sottoposto a chemioterapia a Perugia, le sue condizioni di salute erano peggiorate e si era reso  necessario il ricovero. A Belcolle però la situazione si è aggravata rapidamente culminando con la morte dell’uomo.

    Dopo la morte di Ioppi i famigliari hanno sporto denuncia affidandosi al legale di parte civile Antonio Jezzi, secondo il quale il personale medico del Belcolle avrebbe agito in maniera negligente, per non aver tempestivamente somministrato la terapia farmacologica della quale l’uomo aveva bisogno.

    Da una consulenza è emerso inoltre che i sanitari non avrebbero effettuato la Tac total body.

    La Asl si difende affermando che quando il paziente ha fatto accesso al pronto soccorso, il suo quadro clinico era già fortemente compromesso, perché era al IV stadio di adenocarcinoma polmonare, inoperabile, con metastasi generalizzate. Dopo il ricovero, sempre per la difesa, le sue condizioni cliniche sarebbero ulteriormente peggiorate, a causa delle complicanze sopraggiunte per la chemioterapia.

    La Procura di Viterbo aveva chiesto un risarcimento di 30mila euro. La Asl invece ha presentato ricorso in Appello, per cui  l’esecutività della sentenza è al momento sospesa.