Nettuno – Frode fiscale con articoli sanitari, 9 indagati
Cronaca
16 Agosto 2022
Nettuno – Frode fiscale con articoli sanitari, 9 indagati

NETTUNO – Un’indagine avviata nel 2020 dai finanzieri della Compagnia di Nettuno, che ha consentito di interrompere una sofisticata frode fiscale internazionale da parte di una società operante nel commercio di articoli medicali, arriva all’epilogo: nove persone sono indagate dalla Procura di Roma per emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento e/o distruzione di scritture contabili e bancarotta fraudolenta.

La società, dopo essere stata inattiva per diversi anni, a partire dal 2019 aveva esponenzialmente incrementato il proprio volume d’affari. I successivi accertamenti hanno fatto emergere che l’azienda – che pubblicizzava sul proprio sito internet una consolidata esperienza nel settore della commercializzazione di dispositivi medicali pur essendo priva di una sede effettiva, dei mezzi e del personale necessari allo svolgimento dell’attività – in pochi mesi aveva emesso fatture per oltre 15 milioni di euro senza adempiere ad alcun obbligo fiscale. Il rappresentante legale dell’ente era solamente “prestanome” retribuito con poche centinaia di euro mensili, mentre erano altri a gestire la società realizzando un complesso sistema di frode.

Il modus operandi del disegno criminoso prevedeva che chi gestiva la società simulasse la cessione di inesistenti articoli medicali di una nota multinazionale americana (del tutto estranea ai fatti) ad altri soggetti economici nazionali che, sempre sulla carta, li vendevano a una società Lituana la quale, a sua volta, li rivendeva ad un’altra di diritto inglese, per poi farli ritornare in Italia e così ricominciare il giro. L’ingegnoso sistema consentiva alle persone giuridiche nazionali di detrarre IVA e costi inesistenti, mentre chi gestiva il disegno criminoso non versava imposte.

A rendere ancora più verosimile l’attività societaria, l’organizzazione aveva predisposto anche una documentazione fotografica della merce, in realtà inesistente, da produrre in nel caso di controlli.

I finanzieri, inoltre, hanno eseguito il sequestro preventivo di beni mobili, immobili, quote societarie e conti bancari, per un valore di oltre 3 milioni di euro.