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    Sanità
    23 Agosto 2022
    Tempi di attesa per le visite mediche: Viterbo ultima nel Lazio. Fdi: “Frontini intervenga”

    VITERBO – Tempi di attesa per le visite mediche: sono desolanti i dati del monitoraggio pubblicato sul portale della Regione Lazio.

    La Asl di Viterbo infatti, si colloca come fanalino di coda della Regione: solo 77 visite su 100 risulta che rispettano le tempistiche di prenotazione secondo gli standard regionali, ovvero 72 ore per le visite urgenti, 10 giorni per le brevi, 30 giorni per visite differibili e 60 giorni per le prestazioni strumentali differibili.

    Viterbo, quindi, si piazza all’ultimo posto della classifica regionale.

    Meglio della Città dei Papi tutti gli altri: Roma con una percentuale media di tempi di prenotazione dell’83,2%, Latina con il 79,1%, Frosinone con il 77,2% e Rieti con l’89%.

    Solo la Asl Roma 4, con una percentuale di tempi di attesa al 72,3%, fa peggio della Tuscia.

    Un report preoccupante, contro il quale punta il dito la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Laura Allegrini: “La Asl di Viterbo risulta essere fanalino di coda nel Lazio in una regione che certamente in materia sanitaria ha problematiche grandi e mai risolte e a sua volta evidenzia tra le peggiori performances nazionali.Il sindaco di Viterbo come presidente della Conferenza dei sindaci ha un ruolo importante di stimolo e di controllo sull’operato dell’Asl e di supporto (ove necessario) per la miglior resa dei servizi. Ci rendiamo conto che affrontare il periodo Covid è stato complesso e che la priorità pandemica ha rallentato tutte le altre attività, ma ora è necessario recuperare il tempo perso. Anche perché alcuni ritardi nelle erogazioni delle prestazioni preesistevano al Covid.

    Con Fratelli d’Italia siamo quindi a chiedere al neo sindaco una presa di coscienza e di posizione netta su questa criticità e un impegno immediato sul tema. Il presidente Zingaretti andrà in parlamento e si voterà a breve per il rinnovo del governo regionale e potremo cambiare le cose.

    Avevo inserito il diritto alla salute tra le priorità di candidato sindaco. Chiedo quindi da subito che il sindaco di Viterbo acquisisca ed evidenzi il ruolo trainante e di garanzia per i cittadini di Viterbo e provincia non solo in ordine ai servizi sociali erogati di concerto, ma soprattutto in ordine ai servizi propriamente sanitari e alla realizzazione delle strutture e infrastrutture necessarie a recuperare il gap evidenziato oggi dalla stampa.