Allarme calo demografico: nel Lazio 40000 nascite in meno
Cronaca
26 Agosto 2022
Allarme calo demografico: nel Lazio 40000 nascite in meno

Calo demografico: sono allarmanti i numeri enunciati dal presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo, intervenuto al Meeting di Rimini.

Un intervento che delinea un futuro incerto per l’Italia con gravi ricadute dal punto di vista economico.

“Ci sono più morti che nati, ma non solo per la pandemia. Al primo giugno di quest’anno i residenti in Italia sono 58,87 milioni, fra dieci anni avremo perso 1,2 milioni di persone. Nel 2052 perdiamo 5 milioni di persone, se andiamo al 2070 perdiamo 11 milioni di persone. Un grande paese deve avere una popolazione numerosa. Oggi siamo al 24esimo posto tra i paesi del mondo, fra 30 anni saremo al 38esimo.

Il Pil di oggi è circa sui 1.800 miliardi, nel 2070 avremo qualcosa come 1.200 miliardi, cioè 560 miliardi in meno, ossia un 32% di Pil in meno solo per il cambiamento di carattere demografico”,

Un quadro preoccupante, che ha commentato così l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “La stima del presidente dell’ISTAT, Blangiardo sulle nascite previste nel 2022 nel nostro Paese è drammatica. In Italia 385 mila nati significa in proporzione nel Lazio ben al di sotto dei 40 mila nati, verso un record negativo. Occorrono politiche immediate e di lungo respiro che rappresentino una vera e propria rivoluzione nel nostro sistema del welfare, altrimenti avremo effetti devastanti, sociali ed economici. Questo tema deve essere messo al centro dell’agenda del Paese”.