SORA ‒ Smantellata a Sora dalla Polizia di Frosinone una banda criminale riconducibile a una famiglia Sinti di origine “Romanì” dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti, all’estorsione e all’usura. Eseguite, su ordine del Gip del Tribunale di Cassino, undici misure di custodia in carcere (di cui cinque donne della famiglia), due misure cautelari di arresti domiciliari e quattro obblighi di dimora, oltre a cinque deferiti in stato di libertà. Già nel 2019 le indagini avevano permesso di individuare due fazioni, una facente capo a una famiglia di origini campane e una di carattere prettamente locale, ben ramificate sul tessuto sociale, capaci di monopolizzare la criminalità di Sora. I due gruppi, dopo un primo periodo di collaborazione, sono entrati in contrasto tra loro per acquisire il totale predominio sul territorio. La famiglia sinti di locali, fortemente radicata a Sora e ben nota alla popolazione, voleva imporre nella città Volsca la propria assoluta egemonia, innescando violente rappresaglie, con incendi di autovetture e reiterate violenze fisiche mirate a ottenere l’esclusività sulla vendita del narcotico. Tuttavia il conflitto è cessato nell’ottobre 2020, quando la Polizia ha sgominato l’organizzazione criminale di estrazione campana, arrestando ben 28 persone. Ciò ha consentito ai componenti della famiglia sinti locale di ottenere il totale controllo del territorio. I proventi dell’attività di spaccio, oltre a essere reinvestiti nell’acquisto di partite di droga, venivano utilizzati per effettuare prestiti a tassi usurari in favore di imprenditori locali che versavano in evidente stato di difficoltà economica. In particolare, negli ultimi due anni l’attività usuraia è stata facilitata dalla crisi innescata dal Covid19 che ha colpito molti settori produttivi, costringendo circa una ventina di commercianti delle piccole e medie imprese a rivolgersi ai componenti della famiglia. Il mancato pagamento settimanale dei relativi interessi usurari provocava serie conseguenze alle vittime, costrette con la forza a fornire al gruppo anche pranzi e cene gratuite. Eloquente è stato un episodio in cui una delle vittime usurate ‒ titolare di una pizzeria nel centro della città ‒, al rifiuto di prestare loro cibo e bevande gratis, è stata pubblicamente umiliata con l’“esattore” che ha pensato bene di urinare sulla porta dell’esercizio commerciale davanti a numerosi avventori.
Cronaca
14 Settembre 2022
Sora, la Polizia smantella banda di Sinti che terrorizzava la città