LATINA – Dopo mesi di indagini, negli scorsi giorni gli agenti della Squadra mobile di Latina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal gip presso il Tribunale per i minorenni di Roma, a carico di cinque ragazzi, tutti gravemente indiziati dei reati di estorsione e lesioni aggravate. I cinque sono ritenuti responsabili, insieme con altri due ragazzi (uno maggiorenne e un altro sotto i 14 anni e quindi non imputabile), della violenta aggressione avvenuta il 24 giugno scorso presso lo stabilimento balneare “Cancun”, al Lido di Latina. Nello specifico, i ragazzi occuparono cinque ombrelloni senza pagare il conto e, alle rimostranze del figlio del proprietario, lo aggredirono violentemente, accerchiandolo e colpendolo ripetutamente con calci e pugni. Dopo essersi allontanati per qualche istante, ritornarono armati di alcune bottiglie di vetro, colpendo alla testa il padre per poi scagliarsi nuovamente con calci e pugni contro il figlio, intervenuto in sua difesa. Uno dei ragazzi, nel corso dell’aggressione e alla presenza di numerosi clienti, rivendicò altresì l’appartenenza a una nota famiglia criminale della zona. Prima di darsi alla fuga il gruppo minacciò anche di tornare quella stessa notte per dare fuoco alla struttura. I poliziotti della Squadra mobile hanno condotto un’attività di ricostruzione dell’intera vicenda ascoltando i testimoni oculari delle violenze e visionando i filmati registrati dalle telecamere di sicurezza e anche quello girato con il proprio cellulare da un avventore dello stabilimento. I cinque ragazzi sono stati accompagnati presso alcune comunità di accoglienza nelle province di Roma, Frosinone e Viterbo e sono ora a disposizione dell’autorità minorile.