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    Cultura e Spettacoli
    17 Novembre 2022
    La Petite Messe Solennelle di Rossini al Teatro Unione di Viterbo

    VITERBO – Tra gli eventi principali della stagione di concerti 2022, giovedì 24 Novembre alle ore 20:30, Frequenze&Armonici ONLUS porterà nello storico teatro viterbese la PETITE MESSE SOLENNELLE di Gioachino Rossini, nella prima versione del compositore per Soli, Coro, 2 pianoforti e Harmonium. Nella splendida cornice del Teatro dell’Unione, con L’International Opera Choir (IOC) si esibiranno i solisti Romina Cicoli (soprano), Benedetta Mazzetto (contralto), Rodrigo Ortiz (tenore) e Gianluca Lentini (basso).Al primo Pianoforte il M° Francesco Nicolosi, considerato oggi uno dei massimi esponenti della Scuola pianistica napoletana. Insieme a lui, al secondo pianoforte, il M° Luca Oddo. Il coro è stato preparato dal M° Giovanni Mirabile, che sarà anche all’harmonium.L’International Opera Choir è il progetto principale di F&A, rivolto soprattutto a giovani artisti provenienti dai Conservatori e Istituti musicali europei, sia pubblici che privati, per permettere loro, attraverso I ‘esperienza della coralità, di acquisire una formazione adeguata alle loro carriere future, mettendo in pratica lo studio delle diverse tecniche vocali, ma soprattutto quella di tradizione italiana, a salvaguardia di un patrimonio culturale e musicale nazionale di grande valore. Nel corso degli anni lo IOC ha raggiunto una formazione di oltre 100 cantanti lirici, per la maggior parte under 35, che, attraverso prove settimanali, masterclasses con insegnanti di fama internazionale, gruppi di studio, partecipa a concerti ed esperienze artistiche di altissimo livello.  Il programma prevede l’esecuzione dell’ultimo grande lavoro di Gioacchino Rossini, una messa sorprendente, con la quale l’autore del “Barbiere di Siviglia” non tradisce affatto il suo spirito né il suo stile; ci trascina nelle sue invenzioni, ci affascina con i suoi crescendo vorticosi, ci spiazza con delle sonorità improvvise e inattese e ci fa perdere in un mare magnum nel quale ci possiamo divertire a sguazzare, un po’ confusi ma nello stesso tempo appagati da sonorità ciclopiche, accordi splendenti e imprevedibili, finali che sembrano concludersi e invece si riaprono su vertigini nelle quali è impossibile non sentirsi trasportati e ammirati dalla sua maestria. Il pubblico rimarrà sicuramente sorpreso da questa “Messa” – se vogliamo – “anomala”; ogni brano è un gioiello di rara bellezza, con caratteristiche proprie. Ma sarà bello, dopo aver ascoltato l’ennesimo coup de théâtre, o dopo aver ammirato fughe severe, fraseggi dalla ritmica implacabile ed esplosioni sonore, congedarci dal concerto con le ultime parole intonate dal mezzosoprano e dal coro: “Dona nobis pacem”; uno dei brani più belli di tutti i tempi. Il coro lì dialoga con il solista – come negli altri numeri – ma in quella invocazione c’è anche la nostra voce, la nostra speranza, oggi più che mai attuale e condivisibile. L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Viterbo e grazie al contributo del Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura.