di Simona Tenentini

VITERBO – Oggi 30 novembre si celebra Sant’Andrea.

Una ricorrenza particolarmente sentita nella Tuscia, a Viterbo in particolare, che coincide con l’arrivo dei pesci di cioccolata.

Tradizione vuole che la sera del 29 si metta un piattino fuori dal davanzale o dalla porta di casa, oppure sul tavolo della cucina, e lo si ritrovi la mattina con piccoli pesci di cioccolata sopra.

Si tratta di un’usanza tipica del capoluogo, la cui origine si perde nella notte dei tempi, legata all’antico culto del santo apostolo, a cui è intitolata una delle chiese più antiche della città a Pianoscarano.

I più anziani sono soliti raccontare che in occasione della festa del santo pescatore, il parroco era solito mettere nell’acquasantiera un pesce di cioccolata per ogni sacrestano e uno per il vescovo.

Da qui sarebbe nata questa dolce tradizione tanto cara ai viterbesi di tutte le età.