di Simona Tenentini
VITERBO – “Vetrine in mostra”: l’ultima iniziativa della sindaca Frontini con l’obiettivo di rivitalizzare il centro storico sta facendo molto discutere.
Negli intenti, il progetto, pensato e organizzato dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, “permette di ridare decoro ai locali sfitti del centro, raccontandone la storia.”
In pratica, sui vetri dei locali sfitti sono magicamente comparse delle “pezze” che dovrebbero avere, nelle più rosee aspettative, una funzione di richiamo turistico e che invece, nella realtà, come denunciano in molti, si stanno già scollando a distanza di due giorni.
Un’operazione ovviamente pagata con i soldi dei cittadini ed, inoltre, obbligatoria, perchè come ha sottolineato la Frontini: ” A chi ancora non ha reso decorosa la propria vetrina, aderendo al progetto dell’amministrazione (che ricordiamo essere gratuito) o in autonomia, sarà dato ancora tempo fino al 31 Gennaio. A seguire, verranno elevate sanzioni.”
Tra i commercianti e le attività del centro storico tuttavia, sono in molti a sollevare perplessità.
Questi alcuni dei commenti che circolano sui social al riguardo:
“Le iniziative per riempire il centro con vetrine vuote sono altre e sono la riapertura con locali requisiti dal comune a prezzi convenzionati con i proprietari, come si fece l’anno scorso, aprendo ad attività artigianali e commerciali temporanee, l’allestimento di mostre itineranti…”
“e sò pure soldi buttati perché già nell’angolo in alto a dx della scritta Vetrine in mostra l’adesivo si sta staccando… da stampatore ho detto tutto!
Da sempre non consiglio mai a nessun mio cliente l’adesivo fondo nero per le vetrine perché sotto lo scoppio del sole l’adesivo si ritira e si stacca. Oltre il danno pure la beffa!”
“Il rischio che corriamo è esattamente quello, che anche con la minaccia di una multa, a mio modesto giudizio ingiustificata, si rischia di veder tappezzata la città di vetrine che dichiarano una morte conclamata. E’ veramente assurdo tutto questo.”
“Ma come si puó celebrare la morte di un azienda ?Idea folle, comunicazione negativa”.
I commenti negativi, insomma, si moltiplicano rapidamente e rappresentano una cartina tornasole importante del sentire dei cittadini riguardo l’ultima iniziativa natalizia, ben presto ribattezzata “Vetrine in crosta”.

