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    Politica
    22 Dicembre 2022
    Emergenza cinghiali: bene l’attività di contenimento proposta dal Governo

    VITERBO – L’azione di governo di Fratelli d’Italia comincia a incidere positivamente sul nostro settore agricolo. Era la scorsa settimana quando in un tavolo di confronto e dialogo con le associazioni del territorio discorrevamo dei problemi seri e reali degli agricoltori.

    Tra questi uno su tutti spiccava: i cinghiali. La risposta è arrivata e ci auspichiamo che la strada sia quella giusta e non si interrompa, perché l’emergenza cinghiali va affrontata come stanno facendo i nostri parlamentari. In estrema sintesi, non con mezzi ordinari ma con emendamenti e precetti normativi efficienti e pragmatici.

    Esattamente, come l’emendamento in manovra riguardante il contenimento della fauna selvatica di cui stiamo scrivendo.

    E, beninteso, tale azione governativa non aggredisce la biodiversità e non è un favore alle lobby venatorie e delle armi. Sostenere una tale teoria è fuori luogo e tende a sviare su altro la discussione.

    D’altronde, il significato dell’emendamento non è di stampo venatorio, bensì di controllo e tutela della sanità pubblica di tutti i cittadini e a difesa degli interessi degli agricoltori ed allevatori. Occorre dare un quadro sinottico delle gravi ripercussioni che la tematica in oggetto ha sulle attività agricole. Si stima che i danni siano di 200 milioni di euro l’anno, impattando fortemente su centinaia di famiglie, aziende e indotto. Del resto, ci siamo già dimenticati del focolaio di peste suina che ha colpito la nostra Regione, specificatamente a Roma? Proseguendo con il ragionamento, allarghiamo la visuale al contesto cittadino dove i numeri confermano lo stato emergenziale: si verificherebbe un incidente ogni 48 ore. Pare difficile negare l’esistenza di un drammatico tema di pubblica sicurezza. Persino l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa), nel 2021, ha chiesto agli Stati membri di attivarsi per ridurre il numero di capi degli ungulati. Anche il dott. Genovesi di ISPRA ha menzionato a piu’ riprese come l’unica soluzione possibile per il contenimento dei cinghiali sia l’abbattimento, perché sono ormai troppi e fuori controllo.

    Di questo si parla, di contenimento, non di attivita’ venatoria e ribadirlo non è mai troppo. Rimanendo in attesa del provvedimento definitivo, sperando che non ci siano cambiamenti di rotta, la strada intrapresa è quella corretta perché si cominciano a vedere iniziative incentrate sulla vera politica agricola. L’unica in grado di risollevare tutta l’agricoltura italiana. 

    Così in una nota Pietro Narduzzi e Maria Di Risio, responsabili Provinciali Dipartimento Agricoltura FdI, Massimo Giampier iCoordinatore Provinciale FdI,  Roberto Bedini responsabile regionale dipartimento agricoltura Fdi