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    Amministrazione, Cronaca
    10 Gennaio 2023
    Bracciano, Badaloni: “Il lago sta meglio ma ha ancora bisogno di cure”
    Parla il direttore del Parco Naturale Regionale

    di Marco Gubetti

    BRACCIANO ‒ Un lungodegente. Così il direttore del Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano, Daniele Badaloni, definisce il lago di Bracciano oggi. Il 2017 – con la sua eccezionale siccità e i prelievi da mille litri al secondo che venivano fatti da Acea per rifornire di acqua potabile l’Urbe – sembra lontano, eppure lo specchio d’acqua porta ancora i segni di quell’estate infuocata che aveva portato il livello idrometrico al drammatico record di -198 cm.“I dati più recenti, risalenti al 3 gennaio, parlano di un livello di -112 – dice Badaloni a LaCronaca24.it ‒ ed è abbastanza probabile che dopo le piogge abbondanti di ieri a questo punto il lago potrebbe essere risalito anche -110, ma questo non deve far abbassare la guardia”. “Grazie alla battaglia condotta dalle istituzioni locali insieme alla Regione, Parco compreso – spiega ancora Badaloni ‒, non potrà più succedere che avvengano prelievi come nel 2017 se non in casi di totale emergenza: e questo è fondamentale, perché, se è vero che l’emorragia è stata fermata, è altrettanto vero che il naturale livello che il lago aveva prima dell’estate ’17 è ancora lontano dall’essere raggiunto. Il lago e il suo delicato ecosistema vanno preservati e curati e le sentenze arrivate in questi anni danno garanzie che questo percorso di recupero possa continuare”. Non potrà più ricapitare, dunque, che Roma usi il lago di Bracciano come riserva? Badaloni è netto: “Per i prossimi quattro, cinque anni altri prelievi non sono nemmeno ipotizzabili al momento. Solo se avremo diverse stagioni di grandi piogge potrà cambiare la prospettiva, ma in questi ultimi anni il clima sembra andare in un’altra direzione…”.