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    Società
    20 Gennaio 2023
    Turismo delle radici, Gaeta aderisce a progetto “Alla scoperta delle origini”

    GAETA – Favorire il turismo di ritorno, alla scoperta delle proprie radici. Con questo intento, il Comune di Gaeta ha aderito al Comitato Promotore Nazionale e Internazionale del Progetto “2023, Anno del Turismo di Ritorno – Alla scoperta delle Origini”, promosso dalla Rete Destinazione Sud, rivolto agli italiani residenti all’estero e agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono lontani dall’Italia. L’idea è di dare vita a un'”Expo internazionale dell’italianità”, rilanciare l’immagine e promuovere il nostro Paese, attraendo turismo e investimenti, favorendo l’export, gli incontri commerciali e creando collaborazioni stabili con gli Italiani all’estero. Il Turismo di Ritorno rappresenta una leva che consentirà, attraverso la promozione delle tradizioni regionali, delle eccellenze, dei borghi e dei territori da dove è partita l’emigrazione, di intercettare i nostri concittadini che sono interessati alla ricerca delle proprie origini e a conoscere l’Italia. Domani alle 10 nella Sala delle Cerimonie del Comune di Priverno, saranno firmati i protocolli di intesa del programma “Ritorno in Italia 2023-2028. Opportunità di Sviluppo per i Borghi e le Aree Interne”, alla presenza dei Sindaci dei comuni aderenti delle Province di Latina e Frosinone. Nell’occasione, verrà avviato un confronto per la programmazione delle iniziative e per la creazione degli hub per l’assistenza dei turisti di ritorno e delle radici, attraverso l’attivazione del coordinamento provinciale Frosinone-Latina. “Tra le priorità della nostra Amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Gaeta, Cristian Leccese – abbiamo ben presente la realizzazione di progetti culturali e turistici finalizzati alla conoscenza, tutela, valorizzazione e promozione del nostro territorio e patrimonio. Da alcuni decenni, si è diffusa nel mondo una nuova forma di turismo, chiamato “turismo delle radici o di ritorno”, spesso considerato come un vero e proprio strumento finalizzato al rilancio di una destinazione turistica. Questa tipologia di turismo, parte integrante del turismo culturale, è anche chiamata turismo genealogico, in quanto si riferisce principalmente ai discendenti di emigrati che, ricostruendo il proprio albero genealogico, tornano a visitare e a vivere i luoghi dei loro antenati, al fine di conoscerne la storia e di scoprire nuove forme di cultura e tradizioni, legate all’artigianato e all’enogastronomia”.