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    Politica
    23 Gennaio 2023
    Lazio – L’ambizioso programma elettorale di D’Amato: migliorare la sanità. Che ha gestito per 10 anni

    Il candidato di centrosinistra punta sul Piano “Svuota Pronto Soccorso”. Vuole realizzare quello che non è riuscito a fare nella prima giunta Zingaretti (mentre ricopriva l’incarico nella Cabina di Regia) e nella seconda (da assessore alla sanità)

    ROMA – Alcuni giorni fa il candidato del centrosinistra e Terzo Polo, Alessio D’Amato, ha presentato il suo programma elettorale per la corsa alla presidenza della regione Lazio.

    Programma ambizioso che punta ad una sanità migliore. I dieci anni trascorsi alla guida della sanità laziale, però, non sono bastati a eliminare il caos nei nosocomi laziali. Adesso punta a renderli migliori in poco tempo.

    “Il programma sarà molto innovativo – ha dichiarato D’Amato -, conterrà il reddito di formazione per i giovani che non studiano e non lavorano, trasporto pubblico gratuito per gli under 25, cento comunità energetiche in cento comuni, industria 4.0 per la parte che riguarda il biofarma, i dieci chilometri di scienze per l’innovazione nella parte verso i Castelli Romani e la parte Sud di Roma, dove c’è l’Istituto nazionale di fisica nucleare, e ci sarà anche un assessorato ai Diritti civili per arrivare pronti da tutti i punti di vista ai prossimi eventi internazionali attesi a Roma, a partire da Expo e Giubileo”.

    Tra le proposte, come detto, anche alcune che riguardano la sanità. Nel programma di D’Amato si legge: “L’offerta assistenziale domiciliare integrata nella regione Lazio ha raggiunto nel 2021 il 2,8% della popolazione anziana residente. Il nostro obiettivo è arrivare al 10%, coinvolgendo 126.000 persone”.

    Poi entra nel dettaglio su come risolvere i caos giornalieri all’interno degli ospedali laziali. Punta sul “Piano ‘Svuota Pronto Soccorso’: medicina di territorio e assistenza domiciliare avranno un ulteriore effetto positivo, ridurre la pressione sulla nostra rete dell’emergenza”. Poi, ancora, “impegno per la stabilizzazione dei circa 5000 precari della sanità secondo le linee del Protocollo d’Intesa finalizzato nel novembre del 2022. Un passaggio essenziale per ridurre le liste d’attesa e potenziare la sanità territoriale”.

    Un programma molto ambizioso che fa riflettere sulle scelte dell’amministrazione di centrosinistra nell’ultimo decennio. Per la prima volta da quando c’è l’elezione diretta del Presidente della regione Lazio, la stessa coalizione (con lo stesso Presidente) ha governato per due legislature consecutive. Dieci anni che hanno permesso alla maggioranza di programmare ed effettuare scelte per risolvere strutturalmente le problematiche. Sulla sanità, però, dai pronto soccorso affollati, alle lunghissime liste d’attesa, e altro, ci sarebbe molto da dire e ancora molto da fare.