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    Salute
    26 Gennaio 2023
    Pediatria – Uno studio dimostra che i casi di autismo sono aumentati di 5 volte

    Il balzo osservato in un’area degli Usa in circa 15 anni si è registrato in particolare fra bimbi senza deficit intellettivi, ‘approfondire cause’

    ROMA – Un aumento anche del 500%. E’ il balzo registrato nei casi documentati di autismo in uno studio pubblicato sulla rivista ‘Pediatrics’. Il lavoro ha indagato sull’andamento dei disturbi dello spettro autistico (Asd) tra il 2000 e il 2016 nella regione metropolitana di New York-New Jersey. E’ emerso che i dati sono cresciuti anche di 5 volte. Quello rilevato è anche il più alto aumento di casi tra i bambini senza disabilità intellettive, spiegano gli autori della Rutgers University. Questo risultato è l’opposto rispetto ai riscontri precedenti, in base ai quali l’autismo tipicamente coesiste con deficit intellettivi.

    “Uno degli assunti riguardo agli Asd è che si verifichino insieme a disabilità intellettive”, spiega Josephine Shenouda, professore a contratto alla Rutgers School of Public Health e autrice principale dello studio. “Questa affermazione è stata supportata da studi precedenti che suggeriscono che fino al 75% dei bambini con autismo ha anche disabilità intellettiva. Ciò che il nostro documento mostra è che questa ipotesi non è vera. In effetti, in questo studio, due bambini su tre con autismo non avevano alcuna disabilità intellettiva”.

    Utilizzando i dati semestrali del New Jersey Autism Study, i ricercatori hanno identificato 4.661 bambini di 8 anni con disturbi dello spettro autistico in quattro contee del New Jersey (Essex, Hudson, Ocean e Union) durante il periodo di studio. Di questi, 1.505 (32,3%) avevano una disabilità intellettiva; 2.764 (59,3%) no. Un’analisi successiva ha rilevato che i tassi di disturbi dello spettro autistico concomitanti con disabilità intellettiva sono raddoppiati tra il 2000 e il 2016, da 2,9 per 1.000 a 7,3 per 1.000. I tassi di Asd senza disabilità intellettiva sono aumentati di 5 volte, da 3,8 per 1.000 a 18,9 per 1.000. Shenouda osserva che potrebbero esserci spiegazioni per gli aumenti osservati, sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per specificare le cause precise. Ma sicuramente, riflette Walter Zahorodny, professore associato della Rutgers New Jersey Medical School e autore senior dello studio, “una migliore consapevolezza e i test per l’Asd svolgono un ruolo”.

    Però questo elemento non basta a spiegare del tutto il boom osservato. “Il fatto che abbiamo visto un aumento del 500% dell’autismo tra i bambini senza disabilità intellettive suggerisce che anche qualcos’altro sta guidando l’ondata”. Lo studio della Rutgers University ha preso in considerazione etnie e status socioeconomico. E ha rilevato che i bambini di colore con disturbi dello spettro autistico e nessuna disabilità intellettiva avevano il 30% in meno di probabilità di essere identificati rispetto ai bambini bianchi, mentre i bambini che vivevano in aree ricche avevano l’80% in più di probabilità di essere identificati rispetto a quelli di aree poco servite. Utilizzando i dati del New Jersey Autism Study e i dati del censimento degli Stati Uniti, i ricercatori sono stati in grado di stimare i tassi di sottostima degli Asd nelle quattro contee. Shenouda afferma che prendere in considerazione questi dati e intervenire potrebbe aiutare a colmare le lacune di identificazione e alla fine portare i servizi di Asd tanto necessari nelle aree a basso reddito. “Con un massimo del 72% della popolazione con Asd che ha capacità intellettuali al limite o nella media, l’accento dovrebbe essere posto sullo screening precoce, l’identificazione precoce e l’intervento precoce”, ribadisce la scienziata. “Dal momento che i guadagni nel funzionamento intellettuale sono proporzionati a un intervento intenso in età più giovane, è essenziale che sia in atto uno screening universale, specialmente nelle comunità svantaggiate”, conclude.