Ceramica Flaminia ed Eleonora Bonucci le “Imprese Vincenti” della Tuscia premiate da Intesa Sanpaolo
Società
31 Gennaio 2023
Ceramica Flaminia ed Eleonora Bonucci le “Imprese Vincenti” della Tuscia premiate da Intesa Sanpaolo

VITERBO – Sono la Ceramica Flaminia di Civita Castellana ed Eleonora Bonucci di Viterbo le uniche due aziende della Tuscia, in tutto il Lazio e l’Abruzzo, ad essere state premiate come “Imprese Vincenti”.

Il riconoscimento, istituito da Intesa Sanpaolo, è alla quarta edizione ed intende valorizzare le piccole e medie imprese, che rappresentano un esempio di eccellenza imprenditoriale capace di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto.

A Roma il decimo appuntamento del roadshow di 14 tappe lungo il Paese con tema chiave la sostenibilità.

Per la quarta edizione di “Imprese Vincenti” complessivamente Intesa Sanpaolo ha selezionato 140 Pmi, su 4mila autocandidature, che spiccano per investimenti in piani di rilancio e trasformazione secondo le direttrici indicate dagli obiettivi del Pnrr. Si tratta dunque di aziende che hanno avviato progetti o raggiunto risultati in termini di digitalizzazione e competitività; sostenibilità e transizione ecologica; innovazione, ricerca e istruzione; welfare e salute.

L’iniziativa prevede per le aziende programmi di accompagnamento alla crescita e di visibilità a livello nazionale realizzati da Intesa Sanpaolo e dai partner del progetto. Queste realtà imprenditoriali, spiega Intesa Sanpaolo, nonostante le dimensioni contenute tipiche del nostro tessuto produttivo, hanno una forte vocazione all’export con un fatturato estero che in media rappresenta il 70% del totale. Si tratta di aziende dal profilo innovativo e sostenibile capaci di creare valore aggiunto per il Paese e il mercato del lavoro, che valorizzano le specificità del territorio, altro elemento chiave di questa edizione di “Imprese Vincenti”.

A queste aziende, sottolinea Intesa Sanpaolo, “verranno forniti gli strumenti per affrontare tutte le fasi di vita del business, favorendo l’investimento nei fattori intangibili (immateriali, R&S, filiera, formazione) e nei pilastri dello sviluppo, ovvero internazionalizzazione, sostenibilità, innovazione, digitalizzazione e finanza straordinaria”.