Non sono state ore agevoli per Dybala. Di conseguenza per Mourinho. E soprattutto per la Roma. Secondo quanto riportato da Repubblica, ieri l’asso argentino ha ricevuto visite tutt’altro che desiderate.
La Guardia di Finanza di Torino è sbarcata nella capitale per far visita a Paulo, per chieder lui maggiori informazioni su pagamenti, dettagli, contratti e stipendi trattati in oggetto dall’inchiesta Prisma, quella che ha già inflitto 15 punti di penalizzazione alla Juventus in campionato. Più processi, tra giustizia sportiva e ordinaria, che andranno avanti. Come noto, Dybala è stato calciatore bianconero per ben 7 anni. Ha vissuto l’era Agnelli, soprattutto quella Paratici legata alla vecchia dirigenza.
Al centro dei riflettori sussistono quei 3 milioni e passa di euro che il calciatore avrebbe dovuto percepire / abbia percepito. Il nocciolo è palesemente sul come li abbia percepiti. Se fondo rischi, se posticipati, se inviati al bilancio successo, il ragazzo rischia. Anch’esso.
Perchè, per chiare norme, come recita l’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, non vieta ai club di pattuire compensi in violazione delle norme federali e ai calciatori di accordarsi per riceverne. Per questo, allerta e massima attenzione in casa giallorossa: se la procura dovesse trovare irregolarità sui soldi percepiti dal calciatore, l’asso argentino rischierebbe pena sportiva. Quale? Squalifica. Tempo minimo? Un mese.

