Il Milan è tornato. Adesso a tutti gli effetti. Quarta vittoria consecutiva, battuta l’Atalanta, vinto scontro diretto pesantissimo per la prossima Champions League. 2-0 a San Siro, quarta gara consecutiva, tra l’altro, soprattutto, chiusa senza subir gol, a reti inviolate. Non soltanto compattezza, ieri anche espressione: bel Football, tracce di vero Milan, squadra a tratti dominante contro una di quelle che la palla, certamente, per tradizione Gasp, la sa far girar bene, eccome. Bravo il club a mantener nel mare in burrasca bussola e timone sempre su Stefano Pioli, anche durante crisi e tempesta, quella invernale. Bravo Pioli stesso a ripartire da una difesa a 3, più densa, più compatta: umiltà, prima ricerca del risultato, poi pure espressione e smalto sarebbero tornati. E ieri un gol per tempo, apre Theo e chiude Messias, Atalanta battuta 2-0.

Il Milan riagguanta l’Inter al secondo posto, crollata nella sua fatal Bologna, ancora cocente come lo scorso anno. 1-0 felsineo, trionfa Motta allenatore rivelazione, decide ancora Orsolini, forse all’annata più brillante della sua carriera. Napoli troppo lontano, ormai +18 sulle milanesi, fatto sta che i rossoneri hanno saputo dopo crisi e doppio derby perso riagguantare proprio i nerazzurri. Piove su Inzaghi: Inter deludente, atteggiamento superficiale e prestazione sottotono, dopo la sbornia Champions e successo nel primo atto sul Porto. Lautaro nel post gara suona la sveglia: serve continuità per arrivare tra le prime 4. Attesa oggi la risposta della Lazio, domani quella della Roma. Saranno le due capitoline a sfidarsi per la quarta posizione? L’Atalanta resta momentaneamente dietro, colpa di due sconfitte consecutive: sesta.

Tra gli altri risultati della domenica spicca senz’altro la resurrezione della Salernitana: prima vittoria dell’era Paulo Sousa, che ha subito conquistato tutto e tutti nell’ambiente granata. 3-0 netto sul Monza, ossigeno e tre punti pesantissimi, per allontanarsi dalle torbide acque della lotta al quartultimo posto salvezza, ormai terra tra Spezia e Verona. Spezia che debutta bene con Semplici: 2-2 ad Udine, ritrovato Nzola, ma non può bastare. Stasera attesa la risposta del Verona che aspetta la balbettante Fiorentina di Vincenzo Italiano al Bentegodi.