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    2 Marzo 2023
    Sabatini: “Non sento il peso delle preferenze ma quello di rappresentare degnamente un territorio”

    Alla vigilia dell’insediamento ufficiale in Regione, a tu per tu con il consigliere Daniele Sabatini

    1 – Quali sono secondo Lei i settori della Regione Lazio con maggiori potenzialità inespresse?

    Il potenziale maggiormente inespresso del Regione Lazio è quello afferente al settore turistico ricettivo. Basti pensare, a titolo esemplificativo, a ciò che la Toscana è riuscita a fare sul proprio territorio negli ultimi 15 anni non solo per quanto riguarda la riconoscibilità dei comunicapoluogoma anche per la valorizzazione dei piccoli comuni e dei borghi rurali. Pertanto rispetto al tema turistico ricettivo ma anche del marketing territoriale si apre il tema della vocazione dei nostri territori. Per quanto riguarda, ad esempio, la nostra provincia di Viterbo si parla di una realtà a vocazione agricola ma non solo, siamo una provincia anche a vocazione eno-gastronomica, della produzione primaria ed agricola. E’ evidente come questo sia il tema sui cui si dovrà lavorare più concitatamente.

    Non è mai esistito un marchio attrattivo per quanto riguarda il Lazio e i suoi prodotti vitivinicoli e gastronomici. Questo è un assetto su cui si può e si deve lavorare e su cui si può investire. E’ propriosul tema degli investimenti che il settore turistico-ricettivone esce il grande escluso negli ultimi 10 anni di amministrazione Zingaretti e quindi è su questo che potremo lavorare per portare maggiore sviluppo economico al territorio.

    2 – Quali sono i primi provvedimenti che dovrà adottare la squadra di governo?

    Sicuramente sul tema della sanità, su cui il Presidente Rocca ha posto e incentrato buona parte della campagna elettoralee della propria disponibilità a candidarsi per il Lazio. Non c’è dubbio che i temi sanitari e dell’emergenza sanitaria siano al primo posto anche nell’opinione pubblica rispetto a quelle che sono le enormi criticità del Lazio. Non a caso il candidato presidente del centro sinistra Alessio D’Amato che è stato assessore e prima ancora Commissario della sanità del Lazio è stato pesantemente bocciato dall’elettorato e quindi dai cittadini della nostra Regione.

    E’ sicuramente una responsabilità che ci dobbiamo prendere e vogliamo assumercela proprio come da agenda del Presidente Rocca nei primi 3 mesi di lavoro. Partendo sia dagli obiettivi di carattere strategico a livello regionale sia da quella, che poi, è la gestione dell’organizzazione delle aziende sanitarie locali e dalle aziende ospedaliere su tutto il territorio regionale, ovviamente anche per quanto riguarda la provincia di Viterbo.

    3 – Quale è il valore aggiunto della sua candidatura?

    Il valore aggiunto della mia candidatura penso si possa trovare nell’esperienza e nella conoscenza del territorio. Aver già svolto il ruolo di consigliere regionale, seppur dai banchi dell’opposizione, rappresenta un valore aggiunto in termini di conoscenza della macchina amministrativa e gestionale della Regione Lazio ma anche di quelle che sono le dinamiche politiche all’interno del Consiglio. Credo di poter svolgere il mio ruolo di rappresentanza del nostro territorio, qualsiasi esso sarà in seno alla Regione Lazio, e di vicinanza della Regione nei confronti della provincia di Viterbo ed essere un punto di riferimento per i nostri cittadini con l’obiettivo di dare risposte e portare soluzioni a quella che è stata una provincia per troppo tempo dimenticata e ricordata solo per  aspetti che invece avremmo voluto non considerare,  come il tema dei rifiuti di cui siamo stati protagonisti  per troppo tempo e purtroppo in senso negativo.

    4 – L’hanno definita mr. preferenze, non sente il peso di questo riconoscimento?

    No, non sento il peso delle preferenze, ma sento la responsabilità di rappresentare degnamente un territorio e una comunità che è quella che si è stretta attorno a Fratelli d’Italia e alla mia candidatura in particolare. E’ una responsabilità che sentivo già al momento della candidature e che ho sentito anchea seguito di un esito così favorevole e importante per il partito. Fratelli d’Italia ha raggiunto una percentuale del 38% a livello provinciale e ha superato il 41% a livello di capoluogo nella città di Viterbo!E’ chiaro che le oltre 12.000 preferenze non possono che esprimere questo senso di grandissima responsabilità per quanto riguarda le risposte da dare al nostro territorio.

    5- sui rifiuti quale dovrà essere il primo passo di cambiamento della giunta regionale?

    Non c’è soltanto la questione rifiuti per come la si intende. Per quanto riguarda la nostra provincia più di un Governo le ha rivolto lo sguardo per identificare la sede di scorie radioattive piuttosto che per indicarci come la discarica dell’intera regione. Riteniamo che ogni territorio del Lazio debba essere autosufficiente per quanto riguarda la gestione del ciclo dei rifiuti e che, nell’essere autosufficiente, anche altri territori debbano essere responsabili del proprio ciclo di raccolta, trattamento e smaltimento. Siamo contrari a qualsiasi mobilità passiva dei nostri rifiuti fuori regione. La nostra provincia di Viterbo è stata sempre virtuosa in questo senso, mentre altri territori non sono stati così virtuosi, mail costo di andare a smaltire fuori i rifiuti della Regione Lazio rischia di incidere negativamente su tutti i cittadini.

    Questo non lo riteniamo corretto. Il nostro territorio ha già avuto una servitù nei confronti delle altre province per troppi anni, aldilà dei ricorsi al TAR che ci sono stati. Questa è una scelta di natura politica che, mi auguro, dovrà essere espressa nei primi mesi anche attraverso la convocazione di un consiglio straordinario sui rifiuti, in cui ogni territorio dovrà prendersi le proprie responsabilità.