Riconquistata la seconda posizione in solitaria in campionato, l’Inter risale e, tra caccia di continuità in A per non correre rischi Top4, pensa e sogna Oporto. Inzaghi, staff e staff medico, senza farne mistero, hanno già occhi e menti tutte proiettata alla gara di ritorno lusitana, in programma al Dragao chiaramente settimana prossima.

E l’Inter è tra quelle più impegnate a fronteggiare capitoli infortuni ed infermeria. Inzaghi sorride a metà, ma recupera due tasselli: il primo è Dimarco, quello più importante, motore quest’anno arrivato alla definitiva consacrazione a sinistra, complice un Robin Gosens che non hai restituito ciò che aveva straordinariamente realizzato a Bergamo. Recupera pure Correa, mezza punta, la quarta, uno dei più discussi ma pupillo assoluto del tecnico: può far rifiatare qualcuno, sarà comunque pedina tatticamente differente qualora persino ad Oporto la gara lo necessiti.

Ancora ai box invece Milan Skriniar, alle prese col sua nuova lomboglutalgia scattata ormai qualche settimana fa. Tra futuro a Parigi e difficoltà fisiche, la storia tra Skriniar e mondo nerazzurro (inteso come tifoseria e ambiente) non sta certamente terminando nel migliore dei modi. Per il resto sorrisoni alla Pinetina: tutti a disposizione. Venerdì anticipo a La Spezia, poi Oporto.