da Londra
Sorride Stefano Pioli. Motivato, concentrato, ma inevitabilmente soddisfatto del lavoro dello staff medico rossonero. Il Milan ha recupero Olivier Giroud, la notizia più importante delle ultime 24 ore rossonere. Partito regolarmente con la squadra, reduce da due giorni tosti e febbricitanti, ha smaltito completamente malessere: decollato, stasera titolare. Tottenham Hotspur Stadium, campo e avversario che conosce molto bene: lui, ex Chelsea e Arsenal, uno di quelli che ha sentito nell’ultimo decennio la rivalità con gli Spurs in maniera particolare, pronto a ricastigare i suoi vecchi avversari sportivi.
Fungerà da boa e sarà ancora 3421: Maignan tra i pali, difesa a 3 coi 3 giovani leoni, il lanciatissimo Thiam al fianco di Tomori e Kalulu. Occhio pur sempre a Kjaer, protagonista all’andata di una gara perfetta su Kane, in palcoscenici come questi serve l’esperienza di un vecchio leader come lui. Sugli esterni, ormai diventati quinti, sicuro Theo; dall’altra parte appare ancora favorito Messias, ma in una gara che deve manifestare tutta la ritrovata compattezza e solidità rossonera magari scatterà l’ora di un calciatore più difensivo, forte infatti la candidatura di Calabria.
A centrocampo papabili i due del futuro, partito Kessie: Tonali e Bennacer. Krunic terzo centrocampista in più a galleggiare e ripiegare sulla trequarti: Brahim Diaz ha recuperato, ma partirà dalla panchina. Si spingerà a sinistra, tra Theo e Leao, portoghese a supporto di Giroud. Devono esser le sue notti, quelle della consacrazione europea.
Fischio d’inizio previsto per le 20 britanniche e 21 inglesi. Atmosfera incandescente. Partita tra le più importanti della carriera di Stefano Pioli. Caricherà stavolta il pubblico di casa, bolgia e motivazione. Conte chiama e troverà a raccolta il suo pubblico. Fuori da tutto, per evidentemente motivi gara più pesante altresì della stagione del Tottenham Hotspur. Stasera la verità.

