Tosta, compatta, mourinhana. La Roma batte 2-0 la Real Sociedad e davanti a 70000 cuori giallorossi conquista il primo round degli ottavi di finale d’Europa League. Primo test vero e prestigioso, insidia qualitativa spagnola, la Roma non stecca. E stacca il pass per il ritorno in Spagna in posizione di netto vantaggio, manifestando tutte le proprie intenzioni: dopo la Conference della passata stagione, il progetto cresce e la squadra vuole sognare pure in Europa, seconda e più forte competizione europea.
Pallino e possesso chiaramente più biancoblu, più Real Sociedad. Ma la Roma sa colpire, tra trame e movimenti in transizione, studiate a pennello e galvanizzate dall’entusiasmo del solito straordinario Olimpico soldout. Dybala ispira, come sempre. Assist di Abraham, magari quest’anno meno smalto realizzativo, ma quanto lavora bene per la squadra! Timbra El Shaarawy, giocatore vero, anche nella nuova posizione da quinto a tutta fascia. Poi Real Sociedad, senza troppe occasioni: la più grande arriva solo a 10 dalla fine, ma Merino fallisce il colpo dell’agevole 1-1 e la Roma ne approfitta, gioia per Kumbulla, incornata in area, 2-0 che cambia tutto. Grande resistenza e davvero poche palle gol concesse, vittoria importante, squadra con Mou, tutti partecipano, segnali positivi e altra grande nottata.
Mourinho apprezza e ringrazia i calciatori a fine gara: “Complimenti ai ragazzi, bravi a rispettare le qualità dell’avversario, ottima mentalità nella lettura della gara, ho detto loro e hanno compreso molto bene che ogni momento della gara va letto nella maniera giusta. Adesso abbiamo bisogno di tutti, cercheremo di recuperare la squadra, sono tanti impegni e complicati. Stadio incredibile e straordinario: quando dico che abbiamo bisogno di tutti mi riferisco anche a loro, ai nostri straordinari tifosi. Carica molto importante per i nostri ragazzi”.
