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    14 Marzo 2023
    (Adnkronos) - Choc in Germania, dove due bambine di 12 e 13 anni hanno confessato di aver ucciso una coetanea. A renderlo noto la polizia e la procura di Coblenza, parlando di un crimine che lascia "senza parole". La vittima, una dodicenne indicata ...
    Germania, 12enne uccisa: due coetanee confessano
    (Adnkronos) - Choc in Germania, dove due bambine di 12 e 13 anni hanno confessato di aver ucciso una coetanea. A renderlo noto la polizia e la procura di Coblenza, parlando di un crimine che lascia "senza parole". La vittima, una dodicenne indicata ...

    (Adnkronos) – Choc in Germania, dove due bambine di 12 e 13 anni hanno confessato di aver ucciso una coetanea. A renderlo noto la polizia e la procura di Coblenza, parlando di un crimine che lascia “senza parole”. La vittima, una dodicenne indicata solo con il nome di Luise, è stata accoltellata diverse volte e, poi, lasciata morire dissanguata. Le tre bambine si conoscevano, ma la polizia non ha fornito informazioni sulle motivazioni del delitto, dato che le due sospettate sono sotto l’età legale per la punibilità.

    L’atroce delitto è avvenuto nella città occidentale tedesca di Freudenberg. Luise era stata vista viva l’ultima volta sabato pomeriggio verso le 17.30, mentre rientrava a casa dopo essere stata da un’amica. Una vasta operazione di ricerca era stata avviata con poliziotti, vigili del fuoco, unità cinofile e un elicottero. Domenica il suo corpo era stato ritrovato vicino a un bosco a circa 2 km di distanza dalla casa dell’amica.

    In un primo momento le due bambine hanno reso dichiarazioni contraddittorie rispetto a quelle di altri testimoni. Durante un secondo interrogatorio hanno confessato il delitto. “Dopo quarant’anni di servizio, vi sono ancora eventi che lasciano senza parole”, ha commentato il vicecapo della polizia di Coblenza, Juergen Suss. Il procuratore, Mario Mannweiler ha riferito che l’arma del delitto non è stata ancora trovata. “Data l’età non sono punibili per legge”, ha sottolineato il procuratore. Entrambe si trovano ora “in uno spazio protetto dell’ufficio di tutela dei minori”.