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    14 Marzo 2023
    (Adnkronos) - “Qualora le Tecniche di Evoluzione Assistita consentiranno di migliorare la varietà e la produttività e di contribuire a un sistema alimentare più sostenibile l’industria alimentare italiana non ...
    Mascarino: “Industria alimentare interessata a uso Tea ma garanzia sicurezza”
    (Adnkronos) - “Qualora le Tecniche di Evoluzione Assistita consentiranno di migliorare la varietà e la produttività e di contribuire a un sistema alimentare più sostenibile l’industria alimentare italiana non ...

    (Adnkronos) – “Qualora le Tecniche di Evoluzione Assistita consentiranno di migliorare la varietà e la produttività e di contribuire a un sistema alimentare più sostenibile l’industria alimentare italiana non potrà che essere interessata a valutarne le eventuali opportunità di sviluppo, naturalmente con la massima attenzione alla validazione dell’assoluta garanzia di sicurezza alimentare per il consumatore e di una idonea e trasparente comunicazione”. E’ quanto ha affermato Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare intervenendo alla presentazione del position paper “Nuove tecniche genomiche genome editing e cisgenesi” elaborato dal Cluster Agrifood Nazionale, dal Crea e da Federchimica Assobiotec.

    “I recenti sviluppi normativi di apertura a livello Ue e, soprattutto, il consenso della comunità scientifica nazionale, espresso nel Position Paper presentato oggi, costituiscono tappe fondamentali del processo di valutazione di queste nuove biotecnologie” ha aggiunto sottolineando che dal ponto di vista normativo “la proposta di escludere queste tecniche dagli Ogm è giusta ma non si può lasciarle nel Far west”.

    “L’auspicio è che l’Italia arrivi pronta quando l’Europa dovrà decidere e che guidi il processo, con uno schema normativo di tecniche Tea in Europa per evitare che altri Paesi senza agricoltura determinino le regole”. Un’altra cosa importante per Mascarino è “una corretta comunicazione ai cittadini: sulla questione ‘li uso o non li uso’ da parte dell’industria alimentare potrebbe spaventare i consumatori, va evitato l’uso strumentale di claim negativi o positivi”.