di Marco Gubetti
SANTA MARINELLA (RM) – A Santa Marinella la campagna elettorale per comunali di maggio sta finalmente entrando nel vivo. A presentarsi agli elettori, giovedì scorso in un locale del centro storico, è stata Clelia Di Liello, candidata alla carica di primo cittadino per la Coalizione Futuro. Si tratta di una alleanza di sinistra-sinistra che comprende il Movimento 5 Stelle, la lista “Il Paese che vorrei” composta da militanti che vengono dalla tradizione comunista, il gruppo di giovani ecologisti di “Generazione Green” e poi “Santa Marinella solidale”, la lista formata da cittadini che hanno deciso di impegnarsi per mettere fine all’emergenza abitativa che riguarda in particolare alcune zone collinari della cittadina balneare. La Di Liello, ex professoressa del Liceo Scientifico cittadino e molto conosciuta e apprezzata nella Perla per le sue battaglia ambientaliste, ha imperniato il suo intervento su una critica serrata a quelli che sono stati gli ultimi cinque anni di amministrazione comunale. “Non ho paura si sfidare lo Zar del territorio – ha esordito la candidata sindaco riferendosi a Tidei ‒: basta con una gestione padronale della città. Io sarò un sindaco in ascolto e ormai questa è una cosa alla quale non siamo più abituati…”. In particolare la Di Liello ha voluto stigmatizzare la scelta dell’attuale giunta di privatizzare il cimitero, un uso indiscriminato delle strisce in tutte le parti della città e una raccolta differenziata poco efficiente. La Di Liello ‒ recentemente eletta Presidente della prima Comunità per le Energie Rinnovabili di Santa Marinella e Santa Severa – spiega che la sua amministrazione, se diventerà sindaca, sarà improntata alla difesa del bene comune, mettendo fine a speculazioni e interessi di parte. “Il nostro – spiega la professoressa – è un progetto ambizioso che nasce con l’obiettivo di liberare Santa Marinella e Santa Severa da un sistema di potere miope che da troppo tempo mortifica il territorio condannandolo a vecchi metodi di spartizione e privilegi, tradimento dell’interesse pubblico, umiliazione dei beni comuni e progressivo degrado ambientale”. “Noi – conclude Clelia Di Liello – gestiremo il nostro territorio e i nostri beni pubblici, a cominciare dal litorale, finalmente nell’esclusivo interesse dei cittadini”. La sfida da sinistra a Tidei è stata lanciata. Vedremo nei prossimi giorni arriveranno segnali anche da destra, dove, per il momento, tutto tace.


