Conte torna in Italia: adesso quale futuro?
Sport
27 Marzo 2023
Conte torna in Italia: adesso quale futuro?

Antonio Conte è tornato a Torino. Dalla sua famiglia. Dalla moglie, dalla piccola Vittoria. Un anno complicatissimo: ha perso Ventrone, ha perso amici e colleghi come Vialli o Mihajlovic. Dal punto di vista umano sognava ritorno in Italia, per godersi anni e famiglia. Sono esperienze che ti formano e probabilmente ti aiutano a comprendere quanto certi aspetti dominino e siano più determinanti di qualsiasi sfumatura o scelta professionale. Lecitissimo, umanamamente. Ciò non toglie quanto calcisticamente ne sia uscito male anche lui dall’avventura al Tottenham. L’obiettivo è chiaro: tornare ad allenare in Italia. Anche perchè è chiaro: all’estero non vanta ne nutre tutto questo mercato.

 

Nonostante le imprese tra Juventus, Inter e Chelsea, la sua dimensione internazionale, intesa soprattutto come CV nella coppe europee, è nettamente al di sotto della sua reputazione: calcio considerato troppo vecchio stampo, tante eliminazioni già ai gironi di Champions, soltando due ottavi e un quarto di finale di Coppa dei Campioni in carriera. Ecco perchè monumenti internazionali come PSG, Real Madrid o Bayern stesso destinino attenzioni verso altri candidati. Tra i diversi aspetti che hanno logorato il rapporto tra Antonio e ambiente Tottenham, inteso come proprietà e tifoseria, pure tra l’altro e soprattutto un tipo di Football tutt’altro che contemporaneo, moderno. A tratti noioso. A tratti testardo nella sue convinzioni e sistemi di gioco che nel suo credo calcistico mai e poi mai prescinderanno da una difesa a 3. Per questo tornerà in Italia, unico paese in cui, uno dei migliori tecnici italiani dell’ultimo decennio, continua ad aver mercato.

 

Quali sono le prospettive? La Juve ripartirà con una nuova dirigenza e deve decidere il destino di Allegri, l’Inter probabilmente saluterà Inzaghi ma dovrà ripresentarsi davanti a Conte con argomenti economicamente convincenti, il futuro a Roma di Josè Mourinho è tutto da scrivere e decidere al termine della stagione, il Milan parla storicamente un lessico calcistico completamente diverso, più storico, blasonato e filosofeggiante, diverso dal credo di Antonio. Non mancano le possibilità, tutto può succedere. Una cosa è certa: Antonio libero è pronto ad infiammare il mercato estivo italiano.